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Castione, i dissidenti: «Mistificazioni e offese, vogliamo le scuse»

A Castione della Presolana rimane alta la tensione tra gli schieramenti del Consiglio comunale. Il botta e risposta a distanza tra la maggioranza di “Impegno democratico” e i fuoriusciti del “Gruppo Misto Lega – Area Moderata” fa registrare una nuova puntata. Questa volta sono i secondi ad affidare il proprio pensiero a un comunicato. Una presa di posizione in risposta alla nota della maggioranza dell’8 marzo che, a sua volta, aveva risposto al comunicato dei dissidenti datato 16 febbraio.

«Abbiamo appreso attoniti e con stupore le mistificazioni contenute nel comunicato del gruppo “Impegno democratico”. Ci saremmo aspettati una risposta argomentata circa le questioni poste in evidenza dal nostro comunicato. Siamo rimasti invece sconcertati dalla violenza del linguaggio e dall’utilizzo di parole molto offensive nei confronti delle nostre persone per le quali riteniamo doverose e indispensabili delle scuse da parte della compagine di maggioranza», scrivono Fabio Ferrari, Fabio Migliorati, Nicola Ferrari ed Evelin Sozzi. I quattro, lo ricordiamo, a inizio febbraio avevano restituito le deleghe al sindaco Angelo Migliorati e, successivamente, fondato un nuovo gruppo. Iniziativa che, di fatto, ha portato la minoranza in un Consiglio che ne era privo (alle elezioni del 2021 si era presentata solo la lista “Impegno democratico”).

I consiglieri del “Gruppo Misto” sostengono che il comunicato della maggioranza «descrive una realtà distorta ed inesistente, alla quale ci opponiamo con forza e determinazione». «Anzitutto – si legge ancora -, smentiamo categoricamente di aver restituito le deleghe al fine di far commissariare il comune, così come l’esistenza di una fantomatica lista pronta a candidarsi».

La maggioranza aveva puntato il dito anche sulle assenze dei quattro dissidenti. «Riguardo al contestato nostro scarso impegno in questi anni, è ormai nota a tanti concittadini e a non pochi amministratori della valle, l’attitudine del sindaco a disertare numerose manifestazioni pubbliche, incontri istituzionali presso gli enti sovracomunali e financo incontri con consiglieri e assessori da lui stesso convocati», scrivono ancora i consiglieri del “Gruppo Misto”.

«Riguardo poi alle rimarcate nostre assenze ai Consigli comunali e riunioni di gruppo – proseguono Fabio Ferrari, Fabio Migliorati, Nicola Ferrari ed Evelin Sozzi -, oltre che tenerne puntuale contabilità per stilarne pagelle di merito, il sindaco avrebbe invece dovuto interrogarsi sulle ragioni del malessere e disagio interno che tali assenze esprimevano, assenze che hanno probabilmente evitato posizioni ben più imbarazzanti come la bocciatura di alcuni punti all’ordine del giorno in Consiglio o in Giunta. Una corretta e più attenta gestione delle dinamiche di gruppo avrebbe consentito di promuovere un dialogo interno finalizzato alla sintesi delle varie posizioni (essenziale funzione della politica), superando le eventuali incomprensioni e conseguente ricomposizione della compattezza della maggioranza. Circa poi l’essere stati “sempre d’accordo” quando eravamo presenti, questo è conferma di quale e quanta fiducia abbia goduto il sindaco da parte nostra e, al contempo, sottolinea ed appalesa quanta di questa fiducia sia stata dissipata negli ultimi mesi con il suo atteggiamento».

Il comunicato si conclude con l’auspicio «di poter chiarire le nostre posizioni nella sede opportuna, il Consiglio Comunale, del quale siamo tutt’ora in attesa della convocazione».

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