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Lago d’Endine: 20mila rospi salvati dai volontari

Si sta concludendo l’annuale campagna dei volontari sulle strade vicine al lago d’Endine per salvare i rospi Bufo Bufo. In queste ultime settimane sono stati 20mila i rospi salvati grazie alle reti posizionate al fianco della strada e al lavoro dei volontari. Siamo andati a conoscere i volontari e a scoprire il loro fondamentale lavoro al buio in riva al lago d’Endine.

“Da circa 30 anni, in questo periodo dell’anno, ci attiviamo per salvare gli anfibi che devono attraversare la strada Provinciale 76 vicino al lago d’Endine. In questo periodo avviene una migrazione di rospi dalla montagna verso il lago, che è il loro sito di riproduzione -spiega Luca Valetti, della Comunità Montana Laghi Bergamaschi-. La strada è divisa in tre settori, in ognuno dei quali è presente un esperto, una guardia ecologica, che coordina 4 volontari. Finora, in questa stagione, abbiamo coinvolto circa 200 volontari, di cui 50 guardie ecologiche esperte”.

Un grande lavoro quello dei volontari, una sensibilità cresciuta negli anni anche grazie al sostegno dagli enti, come la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, che ha messo a disposizione le barriere salva rospi. “Finora abbiamo salvato 8.500 rospi in discesa e 10.500 in salita. Quest’anno la migrazione è avvenuta in anticipo rispetto al solito, quindi alcuni rospi potrebbero aver attraversato la strada prima che le barriere fossero posizionate. Il lago d’Endine e la Valcavallina erano conosciuti come la “Al de Sach”, ovvero la valle dei rospi, a testimonianza della loro importanza per la biodiversità locale. La popolazione di rospi del lago d’Endine è una delle più numerose d’Italia, con circa 30.000 esemplari. Il nostro lavoro è fondamentale per la salvaguardia di questa specie e per la biodiversità del territorio. Grazie al nostro impegno, la popolazione di rospi del lago d’Endine rimane in buone condizioni”.

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