Entusiasmo alle stelle per il concerto dei Nomadi, tornati dopo più di 20 anni a Clusone. In migliaia all’appuntamento clou lo scorso week end della Seriana Music Festival nell’ambito dello Spirito del Pianeta. Uno splendido viaggio nei decenni della musica della band emiliana, nel nome del loro fondatore Augusto Daolio e con la presenza di fan di ogni età: quello dei Nomadi è un messaggio che passa di generazione in generazione e proprio il popolo bergamasco ha mostrato negli anni un amore quasi viscerale con una band tornata spesso nella nostra provincia. Sentiamo l’intervista allo storico musicista del gruppo emiliano Beppe Carletti per Antenna 2.
“La provincia di Bergamo ci ha sempre accolto con affetto, un anno ci siamo venuti addirittura 11 volte -spiega Beppe Carletti-. Il pubblico dei Nomadi è un pubblico trasversale, che non ha età, un passaparola tra i genitori e i figli: a Bergamo poi abbiamo tanti amici e tanti quelli che ricordiamo che ci hanno lasciati, da Mondonico ai ragazzi della Curva atalantina. E’ difficile spiegare cosa ci convinca ad andare avanti da più di 60 anni: quando ti trovi davanti la gente che sorride così, allora fa piacere tornare sul palco e andarci anche spesso non fa male. Il palco è una medicina. Molti dicono che non facciamo mai le grandi città, ma per me Clusone è una grande città, l’amore che tu ricevi è incredibile”.