Gandino vanta una storia postale particolarmente originale, valorizzata negli ultimi decenni dal Gruppo Filatelico Valgandino, nato in paese nel 1969. Forse non tutti sanno che il borgo della ValSeriana è pure legato ad una particolare rarità filatelica, nota ad esperti e collezionisti come “il Frazionato di Gandino” della Repubblica Sociale Italiana, a cui fino al 9 luglio è dedicata una mostra in Sala Ferrari, sulla piazza del Municipio.
Eugenio Mecca, 88 anni e fra i fondatori del Gruppo Filatelico, fu inconsapevole creatore di quella rarità, quando nel 1944, esattamente 80 anni fa, aiutava il padre, dipendente degli uffici pubblici. «Nel settembre 1944 a causa della penuria di valori bollati – racconta Mecca, affiancato da Valentino Genuizzi, neo presidente del Gruppo Filatelico – i francobolli furono tagliati a metà, per ottenere il giusto valore di affrancatura. Un metodo ingegnoso, ma altrettanto unico e a rigor di logica non consentito, che ebbe in paese larga diffusione. Io, bambino, fui incaricato del taglio».
Le buste affrancate con questa modalità viaggiarono regolarmente e oggi sono molto ricercate. Hanno un valore di mercato (facilmente riscontrabile su diversi siti internet) che raggiunge in alcuni casi le diverse centinaia di euro. La ricca storia postale gandinese gode di una letteratura specifica cui ha lavorato negli anni anche il Centro culturale postale gandinese, nato nel 1994 grazie a Flavio Caccia e Antonio Torri.
«La storia recente – sottolinea Caccia – segnala anche il caso del 2 luglio 2000, quando le Poste utilizzarono a Gandino un timbro guller sbagliato». Si tratta dell’annullo ordinario (di forma circolare) che viene apposto sulla corrispondenza, con indicazione di luogo e codice di avviamento postale dell’ufficio di partenza. Il timbro utilizzato quel giorno recava il cap 24042, invece del corretto 24024. «Un errore veniale, che per i collezionisti diventa ipotesi intrigante di grande valore».
La mostra dedicata agli 80 anni del “Frazionato di Gandino” è stata aperta venerdì 5 luglio in coincidenza con la Corsa delle Uova e la Notte Bianca. Si potrà visitare anche domenica 7 luglio dalle 9 alle 13 e dalle 20 alle 22.30, lunedì 8 e martedì 9 luglio dalle 10 alle 12.