Le prime due fiere d’arte in Italia andate in scena in Fiera Bergamo fanno il pieno di ingressi e consensi. È calato il sipario sulla ventesima edizione di Bergamo Arte Fiera, mostra mercato dedicata all’arte moderna e contemporanea, affiancata per tre giorni dalla ottava edizione di Italian Fine Art, focalizzata sull’arte antica e alto antiquariato. L’accoppiata sull’arte a tutto tondo firmata Promoberg cresce ancora in qualità e quantità, registrando complessivamente oltre 12mila presenze, tra collezionisti storici e appassionati d’arte giunti a Bergamo in particolare da tutto il Nord Italia.
Dopo l’incremento (+6,5%) del numero di Gallerie (in totale 181), è arrivata quindi anche la forte crescita del dato del pubblico con oltre 12mila presenze (+20% rispetto al 2024) a confermare l’alto livello raggiunto dai due eventi. Ma per gli amanti di arte antica e antiquariato d’eccellenza non è finita, perché IFA come da tradizione continua il suo percorso per un’altra settimana, fino a domenica 19 gennaio 2025.
L’importante riscontro di collezionisti e pubblico ha fatto sentire il suo effetto anche sulle vendite dei galleristi, consistenti sia nell’ambito del moderno che del contemporaneo, con una predilezione per il primo. Diversi gli elementi che hanno contribuito al buon esito dell’edizione di BAF: un parterre di gallerie – 84, di cui oltre il 20% nuove – tutte italiane, frutto di una selezione più accurata e rigorosa; e un frequentatissimo e apprezzato calendario di incontri, curato da Sergio Radici, che ha accontentato tanto gli amanti dell’arte antica, per esempio con l’approfondimento di Giovanni Valagussa sul pittore ottocentesco Giovanni Carnovali detto Il Piccio, quanto i più curiosi delle tendenze attuali, con l’intervento di Sergio Curtacci sugli Smart Museums. Spazio anche al collezionismo d’arte e ai suoi protagonisti, con l’appuntamento con Simona Leggeri e i due imprenditori Gabriele Rampinelli e Giuseppe Taramelli.
«BAF e IFA, che hanno l’onore di aprire il calendario 2025 delle fiere d’arte in Italia e la nostra agenda fieristica – evidenzia Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg, affiancato da Carlo Conte, Project manager delle due mostre -, continuano a crescere su tutti i fronti: il numero di gallerie, le presenze di collezionisti e appassionati, la qualità delle opere esposte e gli eventi collaterali confermano l’alta qualità del progetto e l’attenzione conquistata a livello nazionale. Siamo onorati di contribuire ad arricchire significativamente l’offerta culturale di un territorio (Bergamo e Provincia) così ricco di storia e cultura e che detiene il record in Italia del numero di realtà (cito istituzioni, associazioni, enti) che a vario titolo si occupano di arte».
Aggiunge Sergio Radici, curatore del public program: «La ventesima edizione di BAF si chiude con grande soddisfazione nostra, come organizzatori, ma anche di espositori e collezionisti, che hanno trovato in fiera proposte che hanno incontrato le loro esigenze. Il format che unisce l’arte antica a quella contemporanea, passando per il moderno, continua a risultare vincente sia in termini di pura piacevolezza, sia perché possiamo affermare con un certo orgoglio che nelle fiere d’arte di Bergamo si possono trovare rappresentati la gran parte di epoche e stili che contraddistinguono la produzione artistica italiana».
L’ulteriore settimana di IFA prosegue con alcuni fiori all’occhiello. La mostra “Giovanni Carnovali detto Il Piccio nei capolavori di un’importante collezione privata”, a cura di Giovanni Valagussa, che omaggia uno dei maggiori interpreti della pittura dell’Ottocento italiano. Le 22 opere esposte sono rappresentative della produzione ritrattistica, centrale nella ricerca dell’artista, in cui è evidente il suo interesse per la fisiognomica, tratto tipico della produzione artistica lombarda, alla quale il Carnovali si riferiva. Da segnalare la presenza del ritratto di Luigi Cogrossi detto lo Zio che per qualità va avvicinato ai migliori ritratti del primo periodo cremonese del Carnovali.
Inoltre, la mostra “Francesco Coghetti. Dipinti, bozzetti e disegni inediti” curata da Marco Fabio Apolloni, titolare dell’antica galleria antiquaria W. Apolloni di Roma, che partecipa con un piccolo ma significativo contributo alla conoscenza di un grande pittore bergamasco dell’800, Francesco Coghetti (Bergamo 1802-Roma 1875) che a Roma si trasferì a poco meno di vent’anni, nel 1821, divenendo, nel corso della sua lunga carriera onorata da numerosissime e prestigiose committenze, caposcuola della pittura della Roma pontificia – avendo come solo rivale l’amico e collega anconitano Francesco Podesti (1800-1895) – dal regno di Gregorio XVI fino alla fine del potere temporale di Pio IX, quando Roma divenne italiana.
Date IFA: fino a domenica 19 gennaio 2025. Orari: lunedì-venerdì, 15 – 19; sabato e domenica 10 – 19 Ingresso: Intero 10 euro; ridotto (over 65 anni) 8 euro; online 9 euro. Gratuito fino ai 12 anni compiuti.
Info: www.italianfineart.eu