Si avvicina il momento della verità per il possibile prolungamento della Teb in Valle Seriana. Il progetto per l’estensione della linea T1 da Albino a Vertova è ormai pronto ad approdare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un passaggio fondamentale al fine di ottenere i fondi necessari per realizzare l’opera.
«Abbiamo affidato a una ditta specializzata l’incarico per l’elaborazione di un progetto da presentare al Ministero – spiega il presidente della Comunità montana Valle Seriana, Giampiero Calegari -. La ditta ha quasi completato il lavoro che verrà presentato Ministero entro la fine di gennaio».
L’obiettivo è presentare l’istanza di finanziamento ai fini della programmazione degli interventi finanziabili dallo Stato nel settore del Trasporto Rapido di Massa. Un avviso che aveva inizialmente la scadenza del 31 ottobre 2024, poi prorogata al 31 gennaio 2025. Nei mesi scorsi, si erano svolti incontri tra per approfondire i risultati degli studi condotti da Teb. Insieme ai sindaci interessati erano state verificate le condizioni di sviluppo del prolungamento della linea T1 che porterebbe il tram dal capolinea attuale di Albino fino a Vertova. Il tracciato era stato definito in base a tre proposte messe sul tavolo.
«Con il progetto, finanziato con risorse della Comunità montana, puntiamo a ottenere i fondi statali indispensabili per realizzare l’opera – aggiunge Calegari -. Ritengo importante sottolineare che non esiste una soluzione unica per migliorare la mobilità sul nostro territorio. Tuttavia, è fondamentale agire passo dopo passo, sistemando piccoli tasselli che, messi insieme, possono migliorare la fruibilità della valle».
A questo proposito, c’è da evidenziare il finanziamento in arrivo dalla Regione per migliorare la mobilità in valle: 2 milioni e mezzo di euro che verranno suddivisi tra la Comunità montana Valle Seriana e la Comunità montana Valle Camonica. «Ci siamo uniti alla Val Camonica per ottenere un punteggio più alto nella richiesta di finanziamenti, e il risultato è stato positivo», sottolinea Calegari.
«I fondi – prosegue il presidente della Comunità montana – serviranno per l’acquisto di auto e pulmini, destinati a trasportare persone bisognose, disabili, studenti e anziani verso scuole, ospedali o altri servizi essenziali. Questo è un aiuto fondamentale, soprattutto in un periodo in cui il volontariato sta calando in molti comuni».
Un’altra porzione dei finanziamenti sarà investita in servizi innovativi, come piattaforme digitali per il collegamento diretto tra cittadini e mezzi di trasporto. «Stiamo lavorando a un sistema di app che permetta di prenotare questi mezzi in modo semplice ed efficiente, per rispondere rapidamente alle necessità del territorio».
Calegari non nasconde che si tratta di un progetto ambizioso, ma non privo di sfide. «È un’iniziativa innovativa, e non abbiamo la certezza che tutto funzioni perfettamente sin da subito. Tuttavia, stiamo mettendo il massimo impegno per fare in modo che questa soluzione possa evolvere e diventare un punto di riferimento per il futuro della nostra valle».