Notizie

Viabilità in Val Seriana, tra le proposte di Scandella anche l’allargamento di un tratto di Statale 671

Rimane sotto i riflettori il tema della viabilità e della mobilità in Valle Seriana, con tutti i suoi problemi e le sue difficoltà. Anche lunedì un’altra giornata nera: al mattino i problemi dovuti alla presenza di due cantieri nella zona della Val Gandino, al pomeriggio due incidenti stradali nel tratto tra il ponte del Costone e il semaforo di Colzate con disagi e code. Stiamo ospitando un dibattito con diversi punti di vista sugli interventi che si potrebbero attuare per migliorare la situazione. Abbiamo voluto dare la parola anche a Jacopo Scandella, consigliere regionale del Partito democratico. Tra le sue proposte quella di intervenire con l’allargamento di un tratto della Statale 671 in territorio di Casnigo.

«È positivo che il tema della mobilità resti sotto i riflettori – esordisce il consigliere regionale -, perché non solo è di stretta attualità, ma è anche fondamentale per lo sviluppo e l’attrattività del territorio. Garantire una mobilità accettabile è essenziale per chi sceglie di vivere in Valle Seriana. Per questo è importante parlarne, ma ancora più importante è ottenere risultati concreti. Credo che, senza lasciarsi andare a fantasie irrealistiche, si possano individuare alcune questioni su cui abbiamo lavorato e che necessitano di essere concretizzate nei prossimi mesi e anni».

Scandella divide le possibili azioni per migliorare mobilità e viabilità della Valle Seriana in tre ambiti. Il primo riguarda interventi di grande portata, che richiedono investimenti particolarmente onerosi. «Anzitutto – evidenzia – il prolungamento della Teb, recentemente presentato e per il quale si cercheranno risorse. Si tratta di un investimento significativo, ma, data l’attuale fase di sviluppo del trasporto tranviario, è un’opera che può essere realizzata».

Il secondo intervento di grande portata riguarda la Statale 671, in particolare il tratto Ponte Nossa-Clusone, con la variante alle curve della Selva e all’abitato di Ponte Nossa per creare un’alternativa a un tratto di strada che, al momento, non ne ha. «In passato, questo tratto era stato escluso dalla programmazione regionale e, per anni, non rientrava in alcun piano. Successivamente, è stato reinserito nella programmazione regionale della Lombardia e, anche grazie al lavoro di molti colleghi – me compreso – è entrato nella lista delle opere prioritarie consegnate ad Anas. Attualmente la strada è sotto la gestione di Anas e si attende che il Ministero delle Infrastrutture autorizzi lo stanziamento delle risorse necessarie».

Altro nodo critico è il tratto di Statale tra il Ponte del Costone e il semaforo di Colzate. Un altro segmento che non ha non ha alternative e rappresenta una delle situazioni più problematiche, come si è visto nelle ultime settimane con l’incidente del camion ribaltato e gli episodi di lunedì. Le eventuali soluzioni vengono inserite da Jacopo Scandella negli interventi di media entità.

«Un’azione concreta – spiega il consigliere regionale – potrebbe essere l’allargamento e la messa in sicurezza del tratto compreso tra l’Itema e la rotatoria di Casnigo. Su un lato della carreggiata non ci sono particolari ostacoli, è quindi possibile immaginare un adeguamento che, considerata l’elevata incidentalità della zona, contribuisca a ridurre il numero di sinistri e a migliorare la sicurezza. Non si tratterebbe di creare una vera e propria alternativa, ma di rendere più fluido il traffico. Inoltre, in caso di incidente, si eviterebbe il rischio di un blocco totale della viabilità per ore».

Restando in tema di sicurezza, secondo il consigliere regionale, ci sono interventi da considerare anche nelle valli laterali, come la strada che porta in Val Gandino e altri tratti critici con problemi strutturali.

Un altro intervento citato da Scandella riguarda lo svincolo della Martinella. «A livello regionale sono stati stanziati 500.000 euro per la sua sistemazione e per individuare una soluzione definitiva. Tra le ipotesi in valutazione, vi è quella di impedire l’attraversamento da Redona in direzione Gorle o Val Seriana, consentendo solo l’immissione a destra verso il Rondò delle Valli, con possibilità di inversione tramite il rondò. Questa soluzione potrebbe eliminare un semaforo che attualmente causa lunghe code e, con una spesa contenuta, migliorare sensibilmente la viabilità».

«Tutti questi interventi sono finalizzati al miglioramento della viabilità ordinaria, quella legata agli spostamenti quotidiani di lavoratori, studenti e pendolari – precisa il consigliere regionale bergamasco -. Ovviamente, la domenica sera, quando migliaia di persone rientrano dalla Valle Seriana dopo il weekend, non esiste un intervento risolutivo capace di eliminare del tutto le code. Tuttavia, misure come quelle citate possono contribuire a ridurle e, soprattutto, a garantire percorsi alternativi in caso di incidenti».

Nell’intervista ad Antenna2 (video in alto) Jacopo Scandella segnala anche gli interventi già realizzati come il sovrappasso che permette di scavalcare il Rondò delle Valli e il nuovo svincolo dell’autostrada per l’accesso all’A4. «Hanno rappresentato un passo avanti significativo, riducendo le code per chi dalla Valle Seriana si dirige verso Bergamo e Milano».

Condividi su:
Categorie: Notizie

Continua a leggere

Classica ma non troppo, l’intervista: Emma Baiguera
Prestigioso riconoscimento per Ariela Benigni, del “Mario Negri”, premiata in India