Teniamo acceso il dibattito sulla viabilità in Val Seriana e sulle possibili soluzioni per migliorare al più presto la situazione. Abbiamo dato la parola all’imprenditore Agostino Piccinali e ai consiglieri regionali Michele Schiavi e Jacopo Scandella, ora è il momento di Martino Bigoni. Il gruppo Facebook di cui è amministratore, Viabilità in Valle Seriana, con i suoi oltre 26 mila membri è ormai un punto di riferimento per gli automobilisti che tutti i giorni percorrono la valle e rappresenta un angolo visuale privilegiato.
Gli anni trascorsi, le ore passate in coda, una certa esperienza non portano a farsi troppe illusioni. «Sappiano che le grandi opere sono complicate, richiedono tanto tempo e tanti soldi – esordisce Bigoni -. Noi, più di un anno fa, con vari amministratori, avevamo parlato di dieci piccoli interventi che avrebbero potuto facilitare la viabilità e, a un anno di distanza, non dico che siamo al palo, ma quasi».
Bigoni fa il punto su alcuni tra gli interventi più attesi. «Il semaforo di Colzate, ormai più un emblema che un problema, ancora attende una soluzione. L’interlocuzione con Anas continua, qualche idea c’è, ma non è immediata. L’unico punto che credo si possa chiudere in tempi ragionevoli, visto che sono stati stanziati i fondi dalla Regione Lombardia, è il semaforo della Martinella. Noi reputiamo che l’alleggerimento della Nembro-Bergamo passi necessariamente per l’abolizione di quel semaforo che, soprattutto per chi dalla Val Seriana deve raggiungere la città, potrebbe dare un grande aiuto».
Tornando in Val Seriana, Bigoni evidenzia un tratto diventato di difficile percorrenza. «Dalla rotonda di Vertova fino a Cene Sud, successivamente alla sistemazione del cavalcavia di Fiorano, il traffico è decisamente peggiorato. Ci sono tentativi continui di passare in ogni stradina, di infilarsi in Gazzaniga. Ma questo comporta rischi concreti per pedoni, automobilisti e ciclisti. Credo che anche lì si debba pensare a un intervento a breve termine».
Quale è presto detto. «Secondo me, non bisogna consentire agli automobilisti, in orario di punta, di attraversare Gazzaniga per poi immettersi con prepotenza sulla Statale 671 da Rova, trasformando di fatto uno stop in una precedenza che il Codice della Strada non contempla».
Uno spiraglio, inoltre, si è aperto proprio nei giorni scorsi. Non in Valle Seriana, ma oltre la galleria Montenegrone. «Bisogna far capire che il vero tappo della Val Seriana è l’ingresso di Pedrengo-Torre dei Roveri, situato a sud della galleria – sostiene Bigoni -. Essendoci un flusso importante di veicoli che entrano lì per raggiungere l’hinterland di Bergamo e la circonvallazione, il tappo arriva fino alla Val Seriana».
«Questa settimana – prosegue Martino Bigoni – si è parlato della famosa “Penetrante da Est” o “Gronda”, come la chiamavano prima. Si tratta di una strada che dovrebbe dirigersi verso l’abitato di Bergamo in diagonale, attraversando i comuni di Pedrengo e Seriate. Noi siamo decisamente favorevoli a questa infrastruttura. Pensiamo che svincolare la circonvallazione di Bergamo e il casello autostradale di Seriate dalla strada della Valle Seriana possa alleggerire notevolmente il traffico della valle. Un ulteriore effetto positivo potrebbe essere l’alleggerimento della Nembro-Bergamo, perché questa soluzione potrebbe incentivare alcuni automobilisti a spostarsi sulla galleria, nel momento in cui questa dovesse diventare più scorrevole. Da parte nostra, massimo appoggio a questa idea. Speriamo che possa concretizzarsi in tempi brevi e ragionevoli».