Notizie

I grandi classici con l’Università: la rassegna anche in Val Seriana

Immagine Pixabay (modificata)

Ci sono libri che non passano mai di moda, capaci di diventare immortali. A queste opere è dedicata la rassegna “Letture di Classici”, promossa dall’Università degli Studi di Bergamo nell’ambito delle attività di Public Engagement. L’iniziativa, giunta alla settima edizione, toccherà anche la Val Seriana con due appuntamenti ad Alzano Lombardo e Vertova.

L’evento, organizzato da Paolo Barcella e Cristina Cappelletti del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, prevede una serie di incontri dedicati ai classici della letteratura e delle scienze storico-sociologiche, discipline insegnate presso l’Ateneo bergamasco. La rassegna si avvale della collaborazione con il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione e con la Rete Bibliotecaria Bergamasca, che quest’anno ha coinvolto attivamente i gruppi di lettura delle biblioteche provinciali nella selezione delle opere.

Il programma si svilupperà dal 26 marzo al 20 maggio e interesserà diverse biblioteche della provincia: oltre ad Alzano Lombardo e Vertova, gli incontri si terranno a Curno, Carobbio degli Angeli, Villongo, Bergamo, Almenno San Bartolomeo e Treviglio. Le letture saranno guidate da docenti esperti, tra cui Alessandra Goggio, Andrea Pitozzi, Michela Gardini, Jacopo Perazzoli, Giuseppe Previtali, Ornella Discacciati, Marco Taddei e Ivan Rota.

Gli appassionati di letteratura potranno riscoprire grandi classici come Le affinità elettive (1809) di Johann Wolfgang Goethe, Bartleby lo scrivano (1853) di Herman Melville, Thérèse Raquin di Émile Zola, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli, I demoni di Fëdor Dostoevskij, Il libro del tè di Okakura Kakuzō e Nada di Carmen Laforet.

Per informazioni e dettagli sugli incontri è possibile contattare i coordinatori Paolo Barcella (paolo.barcella@unibg.it) e Cristina Cappelletti (cristina.cappelletti@unibg.it).

Il programma

Mercoledì 26 marzo, ore 17.30, Biblioteca di Alzano Lombardo

con la Professoressa Alessandra Goggio, docente di Letteratura tedesca

LE AFFINITÀ ELETTIVE (1809) DI JOHANN WOLFGANG GOETHE

Il titolo allude all’affinità chimica, proprietà di alcuni elementi che hanno la capacità di legarsi con determinate sostanze a scapito di altre: il romanzo narra infatti le difficoltà di una coppia sposata nel momento in cui si trova a condividere la propria dimora con un amico di lui e con la nipote di lei, situazione che porta al disfacimento della relazione iniziale e alla nascita di due nuove coppie, che in un arco di tempo brevissimo si divideranno per colpa di una fortunosa serie di eventi avversi

 

Sabato 29 marzo, ore 16.30, Biblioteca di Curno

con il Professor Andrea Pitozzi, studioso di Letteratura anglo-americana

BARTLEBY LO SCRIVANO (1853) DI HERMAN MELVILLE

Un romanzo enigmatico, a cui è difficile dare una lettura univoca e un’interpretazione definitiva. Un romanzo che mostra al lettore il grigiore della vita impiegatizia, inizialmente affrontata dal protagonista con zelo e scrupolo. Inspiegabilmente, però, Bartleby comincia a sottrarsi alle sue mansioni, sino al punto da essere licenziato e non avere più un sostentamento. L’irragionevolezza di questa scelta resta l’enigma da sciogliere anche per il lettore moderno

 

Martedì 8 aprile, ore 20.30, Biblioteca di Carobbio degli Angeli

con la Professoressa Michela Gardini, docente di Letteratura francese

THÉRÈSE RAQUIN DI EMILE ZOLA

Il romanzo è la storia di un matrimonio inevitabile e inevitabilmente infelice, che porta Thérèse all’adulterio. La liaison assume però contorni inquietanti: i due amanti fedifraghi progettano e portano a compimento un omicidio; rimosso l’unico ostacolo alla loro felicità, realizzeranno però che la vita insieme è un lento ma inesorabile processo di disfacimento, che porta alla distruzione

 

Sabato 12 aprile, ore 16.30, Biblioteca di Villongo

con il Professor Jacopo Perazzoli, docente di Storia contemporanea

CRISTO SI È FERMATO A EBOLI DI CARLO LEVI

Mandato da Torino in uno sperduto paese della Basilicata, lo scrittore racconta la scoperta di una diversa civiltà, quella dei contadini del Mezzogiorno, fuori dalla Storia e ancora immersa in tradizioni antiche e desuete. Come ebbe a scrivere Calvino, il romanzo è la vicenda di un uomo impegnato nella Storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico; un uomo che scopre che le sue ragioni in quel luogo non valgono, ve ne sono altre, al tempo stesso più elementari e più complesse

 

Mercoledì 7 maggio, ore 17.30, Biblioteca “A. Tiraboschi” di Bergamo

con il Professor Giuseppe Previtali, docente di Cinema, fotografia, televisione e media audiovisivi

ALTRI LIBERTINI DI PIER VITTORIO TONDELLI

Classico della Letteratura italiana e opera prima di Tondelli, la raccolta di racconti è definita dallo stesso autore come un romanzo a episodi. Le situazioni narrate vedono sempre come protagonisti dei giovani degli anni Settanta, dediti a un libertinaggio eversivo, esclusi dalla società che ha prodotto il compromesso storico, giovani che finiscono col formare una umanità sommersa, che cerca e trova sollievo alle proprie miserie nella droga o nella fuga da tutto e da tutti, anche da se stessi

 

Martedì 13 maggio, ore 20.30, Biblioteca di Almenno San Bartolomeo

con la Professoressa Ornella Discacciati, docente di Letteratura russa

I DEMONI DI FËDOR DOSTOEVSKIJ

I demonî del titolo sono gli uomini nuovi, privi di ogni fondamento e principio, il cui avvento non può in alcun modo essere arginato dai cultori del libero pensiero, emblema del vecchio mondo; nel romanzo viene messa in scena la perdita di valori dell’intelligencija russa che vive lo stesso romanziere, come molti dei figli sradicati degli uomini degli anni Quaranta dell’Ottocento. Il protagonista del romanzo annuncia l’inizio di un’epoca in cui tutti i principi supremi sono miseramente naufragati, l’età del nichilismo e dell’avvento dei demoni

 

Sabato 17 maggio, ore 17.00, Spazio Hub – Biblioteca di Treviglio

con il Professor Marco Taddei, docente di Letteratura giapponese

IL LIBRO DEL TÈ DI OKAKURA KAKUZŌ

Il tè è una bevanda iconica, è quasi un simbolo “ancestrale”, che ricorre in molti libri antichi del Giappone. Anche in Occidente il the è stato importato molti secoli fa e da allora ha avuto una diffusione immensa. Scritto in inglese nei primi anni del Novecento, il libro intende fare chiarezza su svariati aspetti culturali legati al tè, una semplice bevanda che è stata in grado di influenzare tutta l’arte orientale. Per il tè si sono percorse strade impervie come la Via della Seta, si sono combattute guerre e sono nate nazioni; al tè sono legate strabilianti vicende religiose e sociali, che Kakuzō racconta in un breve, ma brillante, libro

 

Martedì 20 maggio, ore 20.30, Biblioteca di Vertova (in collaborazione con la Biblioteca di Colzate)

con la Professoressa Ivana Rota, docente di Letteratura spagnola

NADA DI CARMEN LAFORET

Il romanzo d’esordio della scrittrice racconta la Spagna distrutta e impoverita dalla rovinosa Guerra civile, simboleggiata dalla casa dei parenti della protagonista, Andrea. L’abitazione sita in calle de Aribau, a Barcellona, era stata un tempo luogo di ricchezza e bellezza, ma la guerra l’ha ridotta a un cumulo di polvere, ragnatele e sporcizia, specchio delle profonde ferite lasciate nel Paese da anni di conflitti e indigenza. Le vicende narrate riflettono le esperienze vissute dalla stessa Laforet

Condividi su:
Categorie: Notizie

Continua a leggere

Auto in una scarpata, il corpo di un 34enne scoperto dopo giorni
Navigazione a impatto zero: sul Lago d’Iseo varati i primi due catamarani elettrici