Notizie

Piario, un tesoro d’arte esposto per l’Assunta

Oggi è Ferragosto, ma per la chiesa cattolica è soprattutto la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Proprio in occasione dell’Assunta, l’Associazione culturale Apiarium, in accordo con la Parrocchia di Piario, ha promosso un’esposizione speciale di uno dei più preziosi tesori artistici conservati nella chiesa parrocchiale: la scultura lignea raffigurante la Dormitio Virginis. Per l’occasione, la statua è stata rimossa dalla sua consueta collocazione nell’urna di vetro ai piedi dell’altare della Beata Vergine del Rosario e posizionata su un supporto che consente una visione ravvicinata. L’iniziativa assume un significato particolare perché ricorrono i vent’anni dal restauro della scultura, completato nel 2005. Un intervento che ha riportato alla luce la bellezza originaria di un’opera di straordinaria delicatezza.

La scultura rappresenta la Dormitio Virginis, ovvero la Vergine Maria addormentata nell’attesa dell’Assunzione in cielo. Si tratta di un’opera rara, che testimonia un’antica iconografia legata alla solennità dell’Assunzione: la Dormitio, come indica il termine latino, rappresenta non la morte della Vergine, ma il suo dolce “sonno” terreno, preludio al glorioso ingresso in cielo in anima e corpo.

Anche nella definizione del dogma mariano proclamato da Pio XII nel 1950 con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus, non si parla esplicitamente di morte, bensì si afferma che Maria, “terminato il corso della vita terrena”, fu assunta in cielo. La tradizione cristiana, infatti, ha sempre ritenuto che il suo corpo non conobbe la corruzione del sepolcro né fu soggetto ai vincoli della morte, custodito fin dal principio in una dimensione di luce e speranza.

L’opera, lunga 150 cm e larga 50, fu realizzata nel 1775 nella bottega di Grazioso Fantoni, il giovane, esponente della celebre dinastia di scultori bergamaschi. Realizzata in legno intagliato, è stata preparata con stesure di colla e gesso, poi dipinta a tempera con una policromia raffinata. A colpire sono soprattutto i drappeggi dell’abito e il volto sereno, che sembra irradiare una pace profonda e rasserenante.

Quest’anno si celebrano i vent’anni dal restauro della scultura, realizzato nel 2005 dallo Studio Ocria di Bergamo con il sostegno della Parrocchia. Un intervento complesso, che ha visto la rimozione delle ridipinture eseguite nel 1975 dal pittore Giovanni Gritti, nonché la disinfestazione e il consolidamento del legno.

Il delicato lavoro di pulitura ha permesso di recuperare l’originaria cromia fantoniana, di altissima qualità, seppure in parte compromessa dal tempo. Si è proceduto poi alla stuccatura dei fori provocati dagli insetti xilofagi e delle lacune presenti, seguita da una reintegrazione pittorica a velatura e a tratteggio, per restituire unità visiva all’opera. Il restauro si è concluso con l’applicazione di un protettivo finale.

Grazie a questo importante intervento, la statua della Dormitio Virginis di Piario è tornata ad essere non solo preziosa testimonianza artistica, ma anche segno vivo della devozione mariana della comunità, che in essa riconosce il volto materno della speranza cristiana.

La statua resterà esposta fino a domenica 17 agosto negli orari di apertura della chiesa parrocchiale.

Condividi su:

Continua a leggere

La Stracastione fa 50 e incorona Paolo Poli
Antenna 2 Tg 14 08 2025