Studio e smart working più facili, a Rovetta e nei comuni dell’Unione della Presolana, grazie alla nuova sala inaugurata all’interno dell’edificio della scuola primaria di Rovetta. Uno spazio dotato di connessione internet dove accedere liberamente, previa attivazione della propria tessera sanitaria. E, nelle vicinanze, l’area del polo scolastico si arricchisce di altri servizi: sono finalmente partiti i lavori per la nuova mensa e presto la biblioteca sarà ampliata.
«Siamo riusciti a concludere dei lavori che sono iniziati da un po’ di tempo nella scuola primaria di Rovetta, nello spazio che una volta era occupato dalla sede dell’Unione dei Comuni – spiega il sindaco di Rovetta, Mauro Marinoni -. Abbiamo recuperato due sale molto importanti destinate a scopi specifici. Una sala è diventerà la sede dell’Unione sportiva Rovetta, nonché dell’Union Club. L’altra sala, quella principale di ingresso, sarà dedicata allo studio e allo smart working».
All’inaugurazione il consigliere regionale Michele Schiavi ha ricordato che negli anni scorsi c’era stata una richiesta in tal senso da parte degli studenti universitari del territorio. «Da lunedì 6 maggio in questo spazio sarà possibile accedere tutti i giorni dalla mattina alle 6 fino a mezzanotte – prosegue Marinoni -. Si potrà avere la connessione internet gratuita, si potrà studiare, si potrà lavorare. Basterà far abilitare la tessera sanitaria presso la biblioteca di Rovetta. La sala sarà aperta anche ai residenti dell’Unione della Presolana, nel contesto delle convenzioni in atto con questi Comuni (Cerete, Fino del Monte, Onore e Songavazzo, ndr)».
Superati i problemi dei mesi scorsi, ora procedono anche i lavori per la nuova mensa. «Contiamo di essere a buon punto dopo l’estate. Potremo in seguito organizzare tutti i servizi che partiranno dall’anno scolastico 2025/2026». In arrivo lavori anche alla biblioteca. «Abbiamo già finanziato l’intervento per la sistemazione di oltre 100 metri quadrati che porteranno ad un ampliamento significativo. Tutto sarà pronto nel 2025», conclude Marinoni.