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Crolla un muro nel cantiere Teb, un uomo perde la vita

Tragedia sul cantiere della linea T2 della Teb, a Ponteranica. Un uomo di 44 anni ha perso la vita travolto da un muro. È successo poco dopo le 11 in via Foppetta.

Secondo una prima ricostruzione, il 44enne, un operaio residente nel Bresciano, stava lavorando vicino a un vecchio muro pericolante. Erano in corso operazioni di scavo per realizzare un secondo muro di contenimento, quando la vecchia struttura è improvvisamente crollata travolgendo l’operaio.

Sono scattati i soccorsi e da Bergamo si è alzato l’elicottero di Areu. È intervenuta anche un’ambulanza. Purtroppo il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Le condoglianze di Teb

Da parte di Teb le condoglianze alla famiglia dell’uomo deceduto. L’amministratore delegato Gianni Scarfone aggiunge: «Gli accertamenti in corso da parte degli Enti competenti consentiranno di individuare cause e responsabilità di quanto accaduto. Siamo a completa disposizione delle autorità».

I sindacati

La vittima era un lavoratore in somministrazione, assunto il 1° ottobre scorso tramite un’agenzia per il lavoro. «Attendiamo di conoscere la dinamica esatta dell’accaduto, ma certo colpisce che questo lavoratore fosse in quel cantiere solo da un mese, con un contratto in somministrazione», dicono Alessia Cozzi di Felsa Cisl, Francesco Chiesa di Nidil Cgil e Massimiliano Turano di Uiltemp Uil di Bergamo, categorie a tutela dei lavoratori atipici.

«Da tempo denunciamo quella che è una vera e propria emergenza per la sicurezza del lavoro nei cantieri. Non si sono più scuse – proseguono  Giuseppe Mancin, Daniel Piatti e Luciana Fratus, per le segreterie provinciali degli edili di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil -. Torniamo a ribadire che liberalizzare i subappalti porta meno sicurezza e meno tutela per i lavoratori. Per l’avvio di quest’opera era stato siglato un protocollo di legalità, sottoscritto in Prefettura. Dopo avere contrattato con l’azienda la possibilità di accedere al campo base, abbiamo svolto una prima assemblea a settembre, per l’avvio di un presidio fisso di assistenza ai lavoratori, previsto dal mese prossimo. Ora, chiediamo urgentemente un incontro all’impresa committente per un approfondimento su quanto accaduto. È importante rilanciare l’impegno collettivo per evitare di perdere altre vite».

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