“Roll on Down” è l’esordio discografico dei The Cabin Fevers, quintetto pisano nato nel 2013 e che finora aveva pubblicato solo un 45 giri nel 2015, e che ora grazie alla Vrec, etichetta italiana molto attiva con sede nel veronese, arriva all’esordio sulla lunga distanza.
La band è formata dal cantante Randy Terziani, dai chitarristi Dario De Ruberto e Emilano “Blacco”Marianelli, dal bassista Valerio Sereni ( Divina, J27 ) e dal batterista Antonio Inserillo ( Death SS, Rhumornero ), tutti musicisti di lungo corso con alle spalle diverse esperienze. L’album è stato realizzato sotto la supervisione artistica di Pietro Foresti, produttore già al lavoro con gli L.A. Guns e con diverse band italiane come Rhumornero, Down To The Ground e altri. Si parte con “Carry On”, southern rock bello tosto che mi ha fatto pensare subito ad un’altra realtà italiana di valore, gli Smokey Fingers. La successiva “Over Again” ha un tiro più rock’n’roll, se avete presente i Black Crowes del primo disco..beh, siamo da quelle parti, ottimo il lavoro della coppia De Ruberto / Marianelli. “Fly High” esplora il lato più classic rock della band, mentre “Litlte Lady” è un altro rock’n’roll di ottima fattura, guidato con sicurezza dalla voce di Terziani. “Kick On The Road” ricorda l’approccio di band tipo Hellacopters/Imperial State Electric, poco più di due minuti per ricordarci che il rock’n’roll non ha bisogno di tanti fronzoli. Ma i nostri trovano anche il tempo di cimentarsi con una vera e propria ballad, “Love Song”, che profuma di southern rock soprattutto nella parte centrale. Ancora rock’n’roll nella seconda parte del disco con “Mag At School” e “Everything”, mentre da citare sicuramente è anche “Fall On Your Lips”, con quelle atmosfere tanto care al buon Kid Rock. Si chiude con “River of Tears” e la voglia è quella di ripartire immediatamente dall’inizio perchè i 40 minuti scarsi di “Roll On Down” sono tra le cose migliori che la scena italiana abbia partorito negli ultimi tempi. Se vi piace il rock’n’roll semplice, diretto, fatto con il cuore e con qualche spruzzatina confederata…beh, i The Cabin Fevers diventeranno in poco tempo i vostri migliori amici. Consigliatissimo.