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I contagi corrono, la Lombardia potenzia le terapie intensive

In Lombardia i contagi causati dal virus Sars-Cov-2 corrono (ieri, mercoledì 29 dicembre, è stata superata la quota dei 30 mila nuovi positivi) e la Regione interviene per potenziare la risposta degli ospedali. Sono stati attivati anzitutto nuovi posti letto di terapia intensiva destinati ai pazienti Covid.

Nello specifico, si tratta di ulteriori 78 unità in aggiunta alle attuali 185, per un totale di 263 posti letto. «Il provvedimento si è reso necessario a causa dell’aumento delle richieste negli ultimi giorni», sottolinea la direzione generale Welfare. Per le province di Bergamo e Brescia il potenziamento riguarda l’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con i posti che passano da 12 a 16, l’Asst Bergamo Est da 0 a 2, l’Asst Spedali Civili di Brescia da 18 a 20, la Fondazione Poliambulanza di Brescia da 0 a 8, l’Asst Valcamonica da 0 a 4.

«In caso di necessità e previe intese con il Coordinamento Regionale delle Terapie Intensive – aggiunge la direzione generale Welfare -, i pazienti positivi al test per Sars-Cov-2 che necessitano di assistenza intensiva possono essere ricoverati anche in un Centro non compreso nel precedente elenco, purché in isolamento in box singolo». Qualora si arrivasse alla saturazione di questi ulteriori posti letto, la Direzione generale ha previsto la possibilità di attivare 3 moduli, ciascuno da 15 posti letto di terapie intensive, nella struttura temporanea allestita presso Fiera Milano City.

Ma la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche nuovi posti di degenza di cure sub acute e di degenza di comunità di livello base a favore di pazienti Covid-19 e nuovi ‘setting’ di cure intermedie anche per pazienti covid negativi. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta su proposta della vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti.

«L’apertura di nuovi posti – spiega la vicepresidente – dovrà rispettare la numerosità prevista dalla programmazione regionale che si stima essere di ulteriori 400 posti di sub-acuti e ulteriori 400 fra posti di degenza di comunità di livello base per pazienti Covid e ‘setting’ di cure intermedie per pazienti Covid negativi, per un totale di 800 posti».

Con la delibera è stata anche autorizzata la prosecuzione delle attività erogate dai Covid hotel per cui è stato dato mandato alle Agenzie di tutela della salute (Ats) di procedere alla proroga delle convenzioni attualmente in essere con strutture alberghiere risultate idonee per l’accoglienza e, ove necessario, all’attivazione di nuove convenzioni.

«Per l’attivazione dei posti e la prosecuzione dell’attività dei Covid hotel – aggiunge Moratti – la Regione ha messo a disposizione risorse fino a un massimo 12.020.000 di euro. I provvedimenti hanno carattere di temporaneità e rimarranno in vigore fino al 31 marzo 2022, eventualmente prorogabili in base all’andamento dell’emergenza epidemiologica».

Le decisioni della Giunta sono state prese in base alle raccomandazioni ministeriali e in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica relativa all’attuale fase epidemica con pazienti ricoverati in ospedale con quadri clinici meno gravi rispetto al passato, in particolare nei soggetti vaccinati con ciclo primario completo. È stata quindi riattivata la rete di offerta di degenze subacute e di assistenza extraospedaliera prevista da due delibere approvate nel 2020 (DGR n. IX/3681/2020, e n. IX/3913/2020). Con il medesimo provvedimento la Giunta ha stanziato inoltre fino a 15 milioni di euro per garantire ulteriore attività diagnostica per Covid-19.

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