Potremmo definirlo un frigorifero naturale. Non serve la corrente elettrica e nemmeno il gas: bastano le correnti d’aria. Si trova nel comune di Oltressenda Alta, in località “Ruì”, a 1240 metri di quota, lungo la strada agro-silvo-pastorale che sale alle baite del Moschel. Viene detto “Selter” e l’Amministrazione comunale lo ha voluto recuperare dopo che per anni era rimasto in stato di abbandono. I lavori sono finiti e sabato 8 agosto alle 10 ci sarà l’inaugurazione.
Il Selter di Ruì è un antico manufatto utilizzato in tempi passati come deposito e locale di conservazione dei prodotti lattiero-caseari (in particolare burro) e della carne provenienti dall’alpeggio. Veniva sfruttata la presenza di una sorgente di aria fredda che consentiva il mantenimento per lungo tempo di basse temperature (3/4 gradi sopra lo zero). Il fenomeno delle sorgenti del freddo è abbastanza raro e pertanto era stato predisposto un casello chiuso che, incamerando l’aria gelida, svolgesse le funzioni di una vera e propria cella frigorifera.
Prima dei lavori di restauro ci si trovava in presenza di un rudere, in cui però era ancora ben riconoscibile l’impianto originario: un piccolo locale seminterrato a pianta rettangolare coperto da una volta a botte (da cui il toponimo “Selter”), con le murature laterali pressoché invisibili in quanto integrate nel profilo del versante. L’idea di fondo dell’Amministrazione comunale è stata quella di restaurare e ricostruire il casello rispettandone il più possibile le caratteristiche originarie, anche tramite il contributo delle persone più anziane e dei vecchi artigiani del posto.
Con i lavori sono state anzitutto rinforzate le murature di appoggio della volta. È stata poi realizzata la parete di fondo, attestandola sul gradino più a ridosso delle “bocche” che soffiano l’aria fredda. In corrispondenza di queste ultime è stata mantenuta un’apertura che consente l’ingresso dell’aria dentro il Selter. Tutte le pietre per la costruzione della volta sono state prese sul posto: i sassi della volta, crollati all’interno del casello, sono stati accantonati per essere riutilizzati. Il pavimento del casello è stato lastricato con le stesse pietre calcaree del posto. Inoltre, poiché la quota di ingresso è a circa 160 centimetri dal piano stradale, è stato necessario realizzare una piccola scala in pietra dotata di una barriera di protezione in maggiociondolo.
Il Selter di Ruì sarà anche illuminato: per favorire le visite è stato realizzato un impianto luce alimentato da un pannello solare. Al passaggio delle persone sulla vicina strada, il Selter si illumina internamente per circa 4 minuti. Da sottolineare che è stato ripristinato e segnalato il sentiero che in 5/6 minuti conduce alla sorgente del Ruì. Inoltre verrà presto creata una zona di sosta per gruppi nel bosco, che sarà opportunamente segnalata.
L’investimento complessivo è stato di 51 mila euro, compreso l’intervento di allargamento e sistemazione del parcheggio in località Spinelli. Le risorse arrivano in parte da un contributo regionale e in parte dal bilancio del Comune. Il progetto è stato redatto da Angelo Ghirelli dello studio Dryos di San Giovanni Bianco, i lavori eseguiti dall’Impresa Edil Sant’Alberto di Villa d’Ogna, mentre alcune opere come l’impianto illuminazione e il sentiero delle sorgenti sono state realizzate gratuitamente da alcuni volontari.
Il programma di sabato 8 agosto prevede alle 8,30 il ritrovo al parcheggio in località Spinelli e quindi la partenza per una camminata di circa un’ora. Alle 10 l’inaugurazione. Sarà presente anche un geologo che illustrerà in modo dettagliato il fenomeno delle correnti di aria fredda. La giornata continuerà con un’altra camminata verso la Baita Verzuda Bassa, dove alle 12,30 sarà possibile gustare prodotti d’alpeggio e prodotti tipici offerti dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la “Bottega degli Antichi Sapori” di Oltressenda Alta. Per chi ne avesse bisogno, alcuni fuoristrada effettueranno un servizio navetta.