Speciale Migranti

Castione, la questione migranti approda in consiglio

Se la permanenza dei richiedenti asilo a Castione della Presolana quest’estate non sembra aver destato particolari preoccupazioni, nelle ultime settimane il malumore sembra avere intaccato anche parte della comunità del paese dell’alta valle, o perlomeno i consiglieri di minoranza che hanno voluto fortemente la seduta di ieri in cui è approdata la questione migranti.

Il sindaco Mauro Pezzoli durante il consiglio ha comunicato di avere preso parte, lo scorso 24 settembre, a un nuova riunione tecnica di coordinamento delle Forze dell’Ordine convocata dalla Prefettura: «Abbiamo concretizzato due obiettivi: l’esclusione di Castione della Presolana dal bando per l’affidamento del servizio di accoglienza per l’individuazione di ulteriori 600 posti da trovare in provincia di Bergamo e la convocazione, prevista per martedì 6 ottobre alle 11 in Prefettura (sede di via Tasso) di tutti i consiglieri comunali di Castione della Presolana, come richiesto da una mozione dei consiglieri di minoranza».

Molto preoccupato della situazione il consigliere indipendente Fabio Ferrari. «Non trovando soddisfacenti le risposte dell’amministrazione – ha commentato Fabio Ferrari – e visto il protrarsi di una situazione di sofferenza nella popolazione, abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario per cominciare ad affrontare definitivamente la questione dei profughi sul suolo comunale. Abbiamo inoltre impegnato il sindaco a convocare un incontro formale con le parti: Cooperativa Ruah e Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Bergamo. Entrambe ci dovranno fornire i numeri di questa penosa situazione e dovranno convincerci di essere in grado di gestire la permanenza di queste persone. Altrimenti che smontino le tende. Non siamo disposti a tollerare questa situazione nel nostro paese, i migranti stazionano tutto il giorno in piazza senza fare nulla, probabilmente agganciati alla rete del wi-fi del comune. È un gironzolare a vuoto che non fa altro che creare tensione».

«È necessario un adeguato intervento dei mediatori culturali – ha detto Sergio Rossi, capogruppo di Comune Insieme – per evitare l’impressione poco edificante che i richiedenti asilo danno di sé. Infatti sembrano un po’ abbandonati a loro stessi. È importante invece che si comportino in modo da essere ben considerati dalla popolazione. Servono inoltre piccoli passi di convivenza. Chiediamo ai gestori e ai mediatori un’azione di orientamento sul territorio».

Attualmente a Castione della Presolana sono presenti circa 55 migranti.

Condividi su:

Continua a leggere

Strada del Pora, l’inverno non attende
Da Ardesio al paese di don Camillo per la benedizione del Po