Continua il botta e risposta tra sindaco e minoranza sulla questione migranti. Il consigliere indipendente Fabio Ferrari torna sull’incontro di martedì a Bergamo, quando i consiglieri comunali si sono seduti con il Prefetto per discutere in merito alla presenza dei richiedenti asilo nel territorio del comune dell’alta valle Seriana.
«Con il Prefetto siamo entrati nel merito delle problematiche legate alla presenza di queste persone – spiega Fabio Ferrari -. Speravamo di trattare una riduzione del numero, ma non è andata così. Siamo rimasti invece stupiti quando di fronte al sindaco il Prefetto ha rimarcato la necessità di provvedere a impiegare i profughi attraverso il lavoro volontario con i protocolli d’intesa sottoscritti. Il Prefetto con una frase semplicissima, “Signor Sindaco cosa ci vuole a fare dipingere una staccionata a queste persone”, ha riportato l’attenzione sulla determinazione che deve avere un’amministrazione comunale su questo tema».
«Il Prefetto – ha detto il sindaco Mauro Pezzoli – ha sottolineato che una delle soluzioni per la gestione di questo numero di migranti a Castione è la possibilità di sviluppare il “Patto del volontariato”, argomento che come sindaci della zona stiamo sviluppando da luglio. Ci sono potenzialità, ma situazioni giuridiche e operative da gestire. Sembra facile dire “diamo in mano una pala a questi ragazzi e togliamoli dal centro di Castione”, ebbene se si analizza questa realtà si trovano difficoltà di diversa natura». Difficoltà non solo economiche. «Dal punto di vista giuridico – continua Pezzoli – chi dà in mano un pennello a queste persone per dipingere una panchina ha una responsabilità e se la assume in questo caso il sindaco che deve provvedere a formare questi ragazzi, deve dare loro dispositivi di sicurezza, costituire una squadra e portarli sul territorio per farli lavorare».
Recentemente il comune di Castione ha imparato quanto anche un piccolo incidente possa tradursi in grandi responsabilità per la collettività. «Ricordo, a chi polemizza in modo strumentale su questa situazione, che il comune di Castione della Presolana per aver partecipato al progetto “Carceri e territorio” della provincia di Bergamo ha ancora una situazione economica da risolvere. Nel 2010, quindi non nel nostro mandato, per via di un’attività semplicissima, in quando un carcerato stava innaffiando un’aiuola, una persona è inciampata nella canna e questa donna ha chiesto un risarcimento di 70.000 euro. Il comune per questo ha avuto un debito fuori bilancio e ora stiamo ricorrendo in Cassazione, procedura che comporta una spesa di 9.000 euro. Tornando ai migranti, la possibilità operativa è verosimilmente limitata a un numero di 10-12 persone, in quanto è impensabile potere fare lavorare per mesi (perché non si parla di settimane) 30-40 migranti. Servirebbe una collaborazione con i comuni limitrofi e dovrebbe essere attivato un servizio di trasporto per portarli nei comuni vicini. A chi sostiene in modo strumentale e semplicistico che per togliere i migranti bisogna attuare il “Patto del volontariato” io dico: cosa mi risponderebbero in consiglio comunale i consiglieri di fronte a una richiesta di spesa di 600-700 euro per ogni migrante?».