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Premolo, l’hotel degli alpini per i ragazzi dell’alberghiera

Diventerà una sorta di albergo-scuola dove i ragazzi dell’Azienda bergamasca formazione di Clusone potranno imparare il mestiere sul campo. Gli alpini bergamaschi hanno deciso di far rivivere così l’hotel di Premolo che hanno ricevuto in dono. Il progetto è stato presentato oggi nel corso di un open day, durante il quale gli allievi dell’alberghiera sono già stati messi alla prova nel preparare un pranzo per penne nere e autorità.

L’albergo Primolus è stato costruito più di 30 anni fa. È chiuso dal 2010, anche se nell’ultimo periodo era diventato solo un ristorante. L’hotel conta 17 camere (sorta di monolocali, quasi tutte dotate di angolo cottura) e può arrivare fino a 60 posti letto. La struttura si sviluppa su tre piani da circa 500 metri quadrati l’uno. C’è anche un parcheggio interrato con 20 posti auto.

Carlo Macalli, presidente della sezione Ana di Bergamo, spiega come l’hotel è arrivato nella disponibilità degli alpini: «Il signor Pietro Seghezzi, premolese doc che da anni vive all’Isola d’Elba, ha avuto la bella idea di interpellarci e chiedere se avevamo bisogno di un immobile. Abbiamo poi scoperto che si trattava di questa struttura alberghiera». Naturalmente, è nato subito il problema di come utilizzarla. «Ci abbiamo riflettuto a lungo – prosegue Macalli –. Poi abbiamo pensato che si poteva fare un’inaugurazione informale chiedendo al Centro di formazione professionale di Clusone di affiancarci per il ricevimento. Da lì è nata l’idea che forse si poteva andare più in là e mettere insieme la nostra tradizione, la nostra disponibilità, con le nuove generazioni. Abbiamo chiesto alla scuola se poteva interessare avere a disposizione una struttura per le attività di tirocinio. La risposta è stata positiva».

Ragazzi al lavoro in cucina
Ragazzi al lavoro in cucina

L’idea c’è, ora il progetto è da costruire: «Stiamo facendo tutte le valutazioni dal punto di vista giuridico. La struttura diventerà un centro che sarà anche banco di prova per le attività dei ragazzi. Gli alpini saranno solo prestatori d’opera per le manutenzioni e titolari dell’immobile», conclude Macalli.

I ragazzi sono stati subito impegnati nel preparare il pranzo per l’open day. «Voglio ringraziare gli alpini che hanno avuto fiducia nel nostro centro, ci hanno dato carta bianca anche nella gestione di questo evento e ci ha fatto molto piacere – osserva Antonio Iacovino, dell’Abf di Clusone –. Questa è una struttura alberghiera vera e propria, quindi i nostri ragazzi potranno fare anche questa esperienza. L’attività esterna è infatti molto costruttiva per loro e diversa da quella scolastica».

È cambiato anche il nome all’albergo, diventato AlPrimolus, dove stanno insieme alpini e Primolus.

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