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Valcanale, massi sulla strada degli ex impianti

Non c’è pace per la zona delle vecchie piste da sci di Valcanale. Nel bel mezzo del confronto tra Comune e società degli impianti, una frana piomba sulla strada che conduce al Pià Spiss (il piazzale da dove una volta partiva la seggiovia). «Una massa di almeno 30 metri cubi è franata ostruendo completamente la sede stradale con blocchi di grandi dimensioni, che sono stati quasi completamente contenuti dal vecchio guardrail esistente lungo il ciglio di valle della strada stessa. Qualche blocco di modesta entità ha superato la barriera precipitando lungo la scarpata sottostante», recita un’ordinanza a firma del sindaco Alberto Bigoni.

Il crollo, a quanto pare, risale a qualche giorno fa. Difficile essere più precisi: la strada è da tempo chiusa da una sbarra e nessuno può passare. L’ordinanza del Comune prosegue mettendo in evidenza che «la zona di distacco è situata sotto il canale idroelettrico della società Miralago, attualmente non in esercizio, ma all’interno del quale, su informazioni assunte presso i tecnici della stessa società, è presente acqua per l’effettuazione di prove tecniche presso la centrale idroelettrica di Valcanale oggetto di ristrutturazione. Nella zona di distacco si notano venute d’acqua ghiacciate, di cui non è stato possibile stabilire se naturali o meno». Inoltre, a distanza di circa 100 metri, «è stata rilevata un’altra frana di modeste dimensioni, che ha probabilmente preceduto di alcuni giorni la frana maggiore, che ha parzialmente interessato ancora la sede stradale. Anche in questo caso la zona di stacco si trova sotto il canale idroelettrico della società Miralago».

Il sindaco ha quindi ordinato alla società Valcanale srl (in liquidazione), proprietaria dell’area interessata, «l’immediata attivazione di interventi di messa in sicurezza e bonifica, comprendenti opportune modalità di monitoraggio, lo sgombero delle masse rocciose crollate, la sigillatura delle fessurazioni del manto stradale, l’esecuzione di idonee indagini per accertare l’attuale condizione di stabilità del fronte roccioso nelle zone interessate dai crolli e in quelle limitrofe che appaiono in precarie condizioni di stabilità».

Alla società Miralago, «quale proprietaria del canale idroelettrico di adduzione dell’impianto denominato “Valcanale basso”», viene invece ordinata «l’immediata sospensione delle prove di carico del canale idroelettrico, con attivazione di idonee attività di verifica delle condizioni di sicurezza del canale stesso e di stabilità del versante in cui si trova, con particolare riferimento alle zone in cui si sono verificati i crolli».

La strada prima del crollo (fotografia scattata ad agosto)
La strada prima del crollo (fotografia scattata ad agosto)
Dopo il crollo
Dopo il crollo

Sabato, dopo essere venuto a conoscenza del crollo, l’ingegner Silvio Calvi, consulente della Valcanale srl, ha effettuato un sopralluogo per rendersi conto della situazione insieme a un operaio della Miralago. In seguito ha scritto a sindaco e Comune di Ardesio: «Questo è uno dei tre punti lungo la strada nei quali sono previsti interventi di messa in sicurezza, approvati con Conferenza dei Servizi a fine ottobre del 2016 dopo un lungo iter in relazione alla domanda di intervento straordinario sul canale di adduzione dell’acqua», sottolinea Calvi.

«Il crollo della parete era un evento possibile ed è avvenuto, fortunatamente non al momento dei lavori programmati, causato dai fenomeni di gelo e disgelo di questa stagione invernale – prosegue l’ingegner Calvi nella nota –. Comunque i lavori di sistemazione già concordati fra la Valcanale Srl in liquidazione e la Miralago Spa verranno realizzati all’aprirsi della stagione come programmato, con le necessarie verifiche da effettuare nelle prossime settimane e senza ritardi».

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