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Val Vertova, un comitato contro le centraline

Cresce la preoccupazione per il progetto che potrebbe portare alla realizzazione di due centraline idroelettriche in Val Vertova. La richiesta è stata presentata alla Provincia di Bergamo da una società immobiliare della Val Camonica. Il Comune di Vertova ha già manifestato le sue perplessità, ma nel frattempo si muovono associazioni e cittadini.

Da qualche settimana è nato il Comitato Val Vertova Bene Comune, «formato da diversi gruppi sportivi, culturali e anche politici – spiega il portavoce Franco Testa -. Venuti a conoscenza di questo progetto, si è deciso di muoversi anche per rispettare i tempi tecnici per presentare osservazioni».

Tra le prime iniziative c’è un’assemblea pubblica, in programma giovedì 7 luglio, alle 20,30, nella sala polivalente della Fondazione «Cardinal Gusmini» di Vertova. «Scopo della serata – prosegue Testa – è soprattutto far conoscere, specialmente alla popolazione di Vertova e dei dintorni, quello che sta venendo avanti con questo progetto. Anzitutto, vogliamo fare informazione, poi ognuno valuterà per contro proprio».

Val Vertova

Ovvio, però, che il Comitato non voglia le centraline. «Qualora venissero realizzate, la lunghezza complessiva delle condotte sarebbe di circa 1400 metri e questo comporterebbe un depauperamento della portata d’acqua nel torrente Vertova quasi al minimo vitale. Vorrebbe dire togliere gran parte dell’acqua e rendere il torrente una specie di rigagnolo. La Val Vertova cambierà aspetto per circa un kilometro e mezzo: tutti gli escursionisti che vengono per godere della natura e delle bellezze della Valle Vertova rimarranno sicuramente delusi».

Durante la serata di giovedì, prosegue il portavoce, «parleremo delle iniziative intraprese fino a questo momento e quello che intendiamo fare per contrastare questo progetto. Interverranno inoltre le amministrazioni comunali di Vertova e Gazzaniga». È prevista anche una raccolta firme.

Su questo fronte, però, si stanno muovendo anche i consiglieri regionali bergamaschi. Dario Violi, del Movimento 5 Stelle, ha presentato una mozione per chiedere che la Regione stabilisca una moratoria per le nuove concessioni di derivazione sul bacino del Serio. La mozione è stata sottoscritta da tutti gli altri consiglieri bergamaschi.

Nel documento si chiede che la moratoria rimanga in vigore «almeno fino a quando non saranno elaborati il bilancio idrologico regionale da parte dell’Arpa e il Programma di tutela e uso delle acque». Viene inoltre chiesto di intervenire presso la Provincia per rispettare la moratoria. Violi è stato spinto a presentare la mozione dopo essere venuto a conoscenza del progetto per le centraline in Valle Vertova.

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