È stato altissimo il tributo che le nostre valli hanno pagato alla Prima guerra mondiale. Tanti i soldati morti al fronte. Un’intera generazione fu decimata. Tener viva la memoria, ricordare i nomi di chi perse la vita, è un dovere. Proprio l’esigenza di non dimenticare ha spinto gli amministratori di Albino, Casnigo, Colzate, Gazzaniga e Vertova fino al sacrario militare di Redipuglia per ritirare le medaglie dei loro caduti.
«Il Ministero della Difesal, in collaborazione con la regione Friuli Venezia Giulia, in occasione del centenario della Grande guerra ha deciso di proporre queste medaglie commemorative – spiega il sindaco di Albino, Fabio Terzi -. Siccome il primo conflitto mondiale portò via la vita a più di 650 mila giovani italiani, il Ministero ha deciso che queste medaglie debbano essere richieste dai Comuni. Penserà poi il sindaco a consegnarle ai discendenti dei propri concittadini caduti».
«Grazie anche all’aiuto dello storico locale Maurizio Monzio Compagnoni, che da tanto tempo si dà da fare anche per le medaglie d’onore per gli internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi – prosegue Terzi -, è stato possibile risalire ai nomi di tutti i 215 caduti di Albino nel corso della Grande guerra, per poi proporre al Ministero la richiesta della medaglia commemorativa».

Hanno fatto altrettanto i comuni di Gazzaniga, Vertova, Colzate e Casnigo. «Essendo tanti comuni e dovendo ritirare più di 400 medaglie, il comitato d’onore ha deciso di collocarci nella più importante cerimonia del mese di settembre a Redipuglia. La giornata è stata gestita dai Bersaglieri perché si celebrava il centenario della morte di Enrico Toti, avvenuta nell’agosto del 1916 con la presa di Gorizia».
Tra le medaglie ritirate dal sindaco di Albino, ci sono anche quelle dei fratelli Bulandi, ai quali è dedicata la scuola primaria del capoluogo. «Ogni medaglia riporta il nome e il cognome del caduto, il suo grado e il reparto d’appartenenza – osserva il primo cittadino -. L’anno prossimo provvederemo a distribuirle ai parenti dei caduti con opportune cerimonie».

Proprio in questi giorni ad Albino è allestita la mostra «Cent’anni fa… la Grande guerra». «Si tratta di un progetto che abbiamo imbastito in collaborazione con gli alpini di Albino e soprattutto con l’associazione storica “Cime e trincee” – spiega ancora il sindaco -. Vuole abbracciare ogni anno del centenario. Quest’anno l’attenzione è rivolta al 1916: la mostra è calibrata sulle vicende di questo terzo anno di guerra, il secondo per l’Italia».
L’esposizione è allestita negli spazi dell’auditorium comunale. Ci sono pannelli con fotografie inedite che illustrano le vicende principali, ma è anche possibile vedere uniformi e cimeli. Le visite sono possibili nel fine settimana fino al 23 ottobre: il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 (il 23 ottobre solo dalle 10 alle 12). Nell’ambito dell’iniziativa, domenica 16 ottobre, sempre in auditorium con inizio alle 20,45, verrà messo in scena lo spettacolo «Qualche volta abbiamo anche cantato».
Il servizio di Antenna2: