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Fallimento Stl, chiesti quasi 4 milioni di danni

Quasi quattro milioni di risarcimento danni, 3 milioni e 933 mila euro per la precisione. È quanto viene chiesto a 14 ex amministratori e sindaci della Stl (Sviluppo turistico Lizzola spa), la società ora fallita, partecipata dal Comune di Valbondione, che gestiva gli impianti di Lizzola.

Curatore fallimentare e avvocato del fallimento hanno fatto recapitare una lettera a coloro che hanno fatto parte degli organi di amministrazione e controllo di Stl dal 2010 al 2014. Agli amministratori viene contestata la violazione degli obblighi inerenti la loro funzione e ai sindaci i doveri di vigilanza. Da queste violazioni sarebbe conseguito un grave danno alla società e ai creditori.

Fra le varie azioni che i 14 avrebbero avallato c’è anche la costruzione della centrale a biomassa dei Dossi che il curatore ritiene un’iniziativa estranea all’oggetto sociale della Stl. Nella lettera viene citato esplicitamente l’ex sindaco di Valbondione Benvenuto Morandi, che il curatore fallimentare ritiene essere stato l’amministratore di fatto della Stl fino alla liquidazione della società.

Su questo aspetto l’avvocato Angelo Capelli, legale di Benvenuto Morandi, precisa che il suo assistito «era uno dei soci della Sviluppo turistico Lizzola in qualità di legale rappresentante del Comune di cui era sindaco. Che sia stato amministratore di fatto della società è da dimostrare».

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