Aule senza cattedra, isole al posto dei banchi, tablet e computer sempre collegati. Non è la scuola del futuro, ma quello che si può trovare nella nuova ala dell’Istituto «Valle Seriana» di Gazzaniga. I lavori sono ormai finiti e presto si comincerà a far lezione.
Il «Valle Seriana» in questi anni è cresciuto, fino a superare abbondantemente i mille studenti. Serviva quindi trovare nuovi spazi. La Provincia di Bergamo ha partecipato a un bando regionale e ha ottenuto 750 mila euro da investire nell’ampliamento. Sopra la palestra della scuola sono state realizzate otto nuove aule.

«È il coronamento di un sogno: questo progetto due anni fa sembrava impossibile – commenta il dirigente scolastico Alessio Masserini -. Siamo riusciti a costruire una struttura poco invasiva, che si colloca bene nel tessuto urbano. Ora abbiamo otto nuovi spazi, ampi, colorati, con tutte le attrezzature tecnologiche oggi necessarie per una scuola».
Il colpo d’occhio, in prima battuta, disorienta chi è abituato alla scuola tradizionale con la cattedra e tutti i banchetti allineati. Le classi non sembrano aule scolastiche. «Abbiamo sempre pensato a un’ipotesi alternativa di didattica – spiega il preside -. Oggi si parla di smart class 4.0. Non c’è la cattedra, perché non si prevedono più lezioni frontali. I banchi sono disposti a isole, perché i ragazzi devono abituarsi a lavorare in team. Ma nello stesso tempo questi banchi sono flessibili, si possono combinare in tanti modi, a seconda dell’attività didattica che l’insegnante desidera impostare».

Fondamentali sono poi le dotazioni tecnologiche. «Abbiamo una parete cablata, sul pavimento pozzetti attrezzati con prese dati e di rete per connettere tablet o notebook. L’aula diventa veramente uno spazio flessibile, dove deve essere rivista tutta la parte legata alla didattica».
Sono oltre 250 i ragazzi che entreranno nella nuova ala a partire dal 5 dicembre. L’inaugurazione dovrebbe essere il 7 o il 14 dicembre. «Quello che mi fa più piacere è che in tutta questa operazione i tempi sono stati rispettati – conclude Masserini -. Consegnare questi spazi secondo le previsioni deve rendere orgogliose tutte le persone che hanno creduto in questo intervento, ci hanno messo impegno ed entusiasmo».