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Il funambolo torna ad Ardesio

Andrea Loreni torna ad Ardesio. Il funambolo che il 26 maggio 2012 attraversò il paese dall’alto camminando su un cavo d’acciaio presenterà venerdì (3 marzo) la sua nuova impresa.

Laureato in Filosofia Teoretica, Andrea Loreni dal 2006 si dedica alla ricerca della verità artistica camminando sul cavo alto, pratica alla quale si è avvicinato frequentando le scuole di circo contemporaneo alla Scuola Flic di Torino e al Circus Space di Londra. Da dieci anni Loreni pratica anche la meditazione Zen, che ha approfondito partendo proprio dall’intuizione dell’assoluto avuta camminando a grandi altezze.

Con il suo nuovo progetto, «Zen e funambolismo», si propone di unire proprio le due discipline. «Quando ho chiesto al maestro Shodo Arada di poter tendere un cavo d’acciaio sopra il lago del Tempio in cui pratico meditazione – racconta – lui ha risposto “Dōzo”. Dōzo in giapponese significa più o meno ‘prego’. Per me quel dōzo ha significato “Qui c’è un’opportunità di vita autentica, non lasciarla scappare”».

Andrea Loreni a Brescia

E così il prossimo agosto Loreni tornerà in Giappone, al Tempio Sogen-ji a Okayama, per proseguire il percorso di ricerca. Lo attende una traversata su cavo teso sopra il lago del tempio. Sarà il primo uomo a camminare su cavo all’interno di un tempio Zen.

Per far conoscere il progetto e soprattutto le sue motivazioni, Loreni è impegnato in un calendario di conferenze su Zen e funambolismo che tocca le principali città italiane. In Bergamasca ha scelto Ardesio, dove nel 2012 fu protagonista al Festival degli artisti di strada «Come d’Incanto» (nel video il servizio che Antenna2 dedicò all’evento). La serata è in programma venerdì (3 marzo) alle 20,45 nel cineteatro dell’oratorio.

Andrea Loreni, classe 1975, nel 2011 ha stabilito il record italiano nei cieli di Pennabilli, in Romagna, percorrendo 250 metri a 90 di altezza tra i colli di Penna e Billi; mentre a Rocca Sbarua, in provincia di Torino, ha passeggiato a 160 metri da terra. Ha camminato nei cieli di Torino, Roma, Locarno, Belgrado, Modi’in (Israele), Bologna, Firenze, Venezia e Milano; sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne, per il cinema e la televisione, in piano e in pendenza, in silenzio o accompagnato da suoni che hanno vibrato insieme alla corda.

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