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Claudio Batta da Zelig ad Albino

Doppio appuntamento con il teatro, nel fine settimana, all’auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti” di Albino. Sabato la comicità di Zelig, domenica le storie di paura dedicate ai bimbi.

Domani sera (sabato 4 marzo) alle 21 andrà in scena Recital 2017, il one man show di e con Claudio Batta, noto al grande pubblico per il personaggio di Capocenere e la “nimmistica” di Zelig.

Lo spettacolo spazia tra il vasto repertorio degli ultimi due spettacoli del comico milanese: Agrodolce, dove l’attore parla di abitudini alimentari, vizi e sprechi degli italiani a tavola, attraverso definizioni dissacranti; Da quando ho famiglia sono single, che affronta temi attuali come l’educazione e la genitorialità con una comicità irresistibile e una buona dose di tenerezza verso i padri di una generazione, la nostra, in bilico tra l’essere genitori e figli.

Lo spettacolo sarà preceduto, a partire dalle 20, dall’apericena organizzata dalla cooperativa sociale Aeper, che con il progetto “Sale in zucca” propone un vero e proprio servizio di catering disponibile per eventi pubblici e privati coinvolgendo pazienti che soffrono di disagio psichico.

L’ingresso costa 15 euro. Apericena e spettacolo: 22 euro. Per i residenti ad Albino apericena e spettacolo a 20 euro. Informazioni e prenotazioni: Federica Falgari 339 6721522; auditoriumalbino@docservizi.it. Vendita biglietti online su www.midaticket.it

Domenica (5 marzo) debutta, invece, la nuova versione dello storico spettacolo di Laboratorio Teatro Officina, Squàsc. Stòrie dé pura di Gianfranco Bergamini, con Lorenzo Baronchelli, Max Brembilla e Massimo Nicoli. Lo spettacolo recupera le tradizionali storie di paura bergamasche, popolate da folletti, diavoli, streghe e spiriti, “figure” spesso ostili che esorcizzavano fatti inspiegabili e inquietanti per i contadini e i pastori di una volta.

Le paure e le angosce acquistavano un “nome”, diventavano “spiriti”: il folletto (lo squàsc) dagli scherzi impertinenti e dalle trasformazioni imprevedibili; l’orco (ol magnàt) con la sua figura smisurata e minacciosa; il diavolo (ol diàol) con i piedi di capra e le corna; la donna del gioco (la dona del zohc), una fatastrega accompagnata da un branco di animali; la caccia morta (la cassa mórta), una grossa cagna nera con gli occhi di brace condannata a vagare in eterno sulle montagne nelle ore notturne.

Squàsc. Stòrie dé pura nasce all’interno del progetto “Gh’éra öna ólta”, in cui la ventennale ricerca del gruppo sull’uso del dialetto in ambito teatrale si unisce alla sperimentazione sulla fabulazione e sul racconto. L’obiettivo è recuperare lo spazio “rituale” e “fisico” proprio della fiaba popolare.

Inizio alle 16,30. Posto unico (adulti e bambini): 5 euro. Vendita biglietti online su www.midaticket.it Non è necessario prenotare. Informazioni: auditoriumalbino@docservizi.it; pagina Facebook “Auditorium Benvenuto e Mario Cuminetti – Albino”.

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