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Come sta il tessile in Val Seriana

Raffaele Salvatoni è stato riconfermato segretario della Femca, la categoria di tessili e chimici della Cisl. Il congresso provinciale, a cui hanno partecipato 120 delegati in rappresentanza di circa 6500 iscritti, si è tenuto a Verdellino. In segreteria, oltre a Salvatoni, sono entrati anche Barbara Del Prato e Christian Verdi.  

Parlando di tessile, è d’obbligo fare il punto sulla situazione in Val Seriana. «Di grossi gruppi ne son rimasti pochi, anche se abbiamo ancora delle aziende importanti – spiega Salvatoni -. Tutte le piccole o micro aziende col tempo sono andate diminuendo parecchio. La cassa integrazione è diminuita. Questo è frutto anche di una stretta che a volte porta a bocciare le richieste di cassa. E qui dovremmo fare qualcosa noi come sindacati».

«La verità – prosegue il segretario provinciale della Femca – è che non stanno nascendo nuove aziende con nuovi prodotti o nuove tecnologie. Il tessile non è la chimica o la farmaceutica: è molto manifatturiero. La concorrenza c’è ed è tanta».

Questa la fotografia del presente. Guardando al futuro, dopo lo tsunami della crisi, la domanda è se ci siano ancora possibilità di un rilancio per il tessile in val Seriana. Salvatoni risponde: «Non abbiamo più la filiera completa, ma rimane una bella fetta di tessile. Quindi dobbiamo difenderlo portare le nostre istanze dove si decide veramente. Non possiamo far rimanere il problema del tessile in Val Seriana o a Bergamo. Ci dev’essere, a mio modo di vedere, un’azione sinergica tra tutti i soggetti che porti a mantenere almeno quello che abbiamo attualmente sul territorio».

Il congresso della Femca ha consentito di mettere in evidenza come, dopo qualche anno di stallo, anche nel comparto tessile e sul territorio di Bergamo, si sia tornati a fare contrattazione aziendale. Nell’ultimo triennio, Femca Cisl ha sottoscritto 102 accordi di secondo livello, per una copertura, con tutele normative e salariali, a oltre 12 mila lavoratori.

Redditività, produttività e qualità sono gli indici maggiormente presenti all’interno dei “secondi livelli”, ma temi come la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro stanno prendendo il loro spazio, e si comincia a parlare seriamente di welfare aziendale.

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