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«Dobbiamo essere riconoscenti ai nostri migranti»

Nell’anno del 60° anniversario dei Trattati di Roma, documento istitutivo della Comunità Economica Europea, questa mattina a Onore, presso la sala consiliare è in corso il quarto “Convegno Migrazioni e Mobilità. Ieri, oggi e domani”. Tra i relatori sono arrivate anche persone che normalmente vivono all’estero, ben sette dal Belgio.

«Ricorrono anche 30 anni del progetto Erasmus – ha detto la prima cittadina Angela Schiavi – iniziativa importantissima e che ci ha dato l’occasione di fare incontrare culture e di vivere l’Europa da protagonisti».

«I ragazzi oggi lasciano il nostro Paese – ha detto nel suo intervento l’europarlamentare Marco Zanni -, ma una percentuale sicuramente vorrebbe restare. Spero che questa tematica, che oggi non si considera molto, possa essere sempre di più al centro del dibattito. Ci preoccupiamo purtroppo poco di chi lascia l’Italia. Rinnovo il mio impegno nel portare questi temi più al centro del dibattito politico».

«Quando i nostri migranti sono andati in Brasile un manifesto promuoveva condizioni che rappresentava un miraggio. Partivano famiglie intere che affrontavano invece realtà molto dure. Lo stesso accadeva per chi andava a lavorare in miniera in Belgio. In Svizzera ci sono stati invece casi xenofobi e ora c’è il problema della Brexit. Oggi i giovani affrontano comunque difficoltà e sono sempre considerati stranieri. Per chi vive all’estero ci deve essere una maggiore sensibilità, queste persone non possono pagare le tasse come chi usufruisce di servizi tutto l’anno. I nostri migranti continuano a contribuire promuovendo il nostro territorio. Per questo siamo in dovere di dare riconoscenza ai nostri migranti di ieri e di oggi».

«I numeri degli Italiani e dei Bergamaschi che vivono oltre confine è in realtà superiore ai dati diffusi – ha detto il presidente del Circolo dei Bergamaschi nel Mondo di Bruxelles Mauro Rota – in molti non si iscrivono. Si stima che solo uno su cinque aderisca. Pensate quindi a quale sia la portata reale del fenomeno. E l’estero offre possibilità più veloci per quanto riguarda la carriera, cosa che rende improbabile la possibilità di rientrare nel nostro Paese».

Un servizio andrà in onda questa sera nel telegiornale di Antenna2, canale 88, ore 19.20.

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