Album of the week

DYNAMITE – Big Bang

“Big Bang” è il terzo album degli svedesi Dynamite, una delle tante realtà scandinave dedite al più classico rock’n’roll di matrice AC/DC.

Mattis ( voce e chitarra ), Sebastian ( chitarra ), Adam ( basso ) e Jonas ( batteria ) confezionano 11 canzoni che non hanno certo la pretesa di inventare nulla di nuovo ma che vi faranno passare una quarantina di minuti battendo il piedino e facendovi venir voglia di ripigiare il tasto play una volta arrivati alla fine. Per questo nuovo lavoro i Dynamite si sono avvalsi della collaborazione di Andreas Carlsson, produttore che tra le sue collaborazioni può annoverare nomi come Paul Stanley, Bon Jovi, Europe e Def Leppard. Si parte con “March On ( To The Beat of Your Drum )” che ricorda non poco gli Airbourne, mentre la successiva “Bring It On” si distacca abbastanza dal classico sound alla AC/DC, almeno fino al break centrale dove il fantasma di Angus Young si materializza per un breve istante. “Turn Up The Heat” è il singolo del disco, un pezzo che avrei visto bene anche su un disco dei The Darkness per quel suo andamento quasi “glam”. E se con “Walk The Talk” e la title track siamo in territori cari ai canguri sopra citati, “Hooked On You” strizza l’occhio a un approccio più “americano”, ricordando certe cose dei connazionali Bonafide. Cosa che peraltro accade anche in “Beg, Borrow and Steal”, a mio avviso uno dei momenti migliori del disco e in cui i nostri dimostrano di saper scrivere anche melodie degne di nota. Andando verso la fine del disco troviamo “Dangertown”, roccioso rock’n’roll d’assalto alla Airbourne e soprattutto la conclusiva “Rock’n’Roll Ain’t Dead”, di cui il mai dimenticato Bon Scott sarebbe andato fiero. Se il rock’n’roll non morirà mai è anche merito di gruppi come i Dynamite che portano avanti un discorso che per qualcuno potrà sembrare ormai datato ma che al sottoscritto strappa sempre un ghigno di approvazione.

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Tempi Supplementari 9 ottobre 2017
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