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L’autonomia? «Noi scalvini ne sappiamo qualcosa»

«Sì all’autonomia delle genti, no al dominio dei potenti, w l’antica Repubblica di Scalve»: è quanto si legge sul cartello accanto al quale si è fatto fotografare il primo cittadino di Azzone e presidente della Comunità Montana di Scalve Pierantonio Piccini, immagine che lo stesso amministratore ha pubblicato sul suo profilo Facebook.

«Una provocazione per riflettere sul concetto di autonomia – afferma Piccini -. Dopo il convegno sulla montagna (tenutosi lo scorso 30 settembre) abbiamo iniziato a riflettere sul tema dell’autonomia, termine per noi importante in quanto l’abbiamo vissuta per secoli e quindi in merito pensiamo di avere qualcosa da dire. Noi vogliamo una vera autonomia, un’autonomia della gente e non gestita dai poteri esterni».

Il cartello è stato posto in piazza ad Azzone, vicino al municipio. «Queste scritte – aggiunge -offrono uno spunto di riflessione, non si vuole dare un’indicazione precisa, ma vale la pena analizzare cosa s’intende con “autonomia”».

«Dai dogi di Venezia – spiega -, con l’Antica Repubblica di Scalve abbiamo avuto per secoli una vera autonomia, con statuti generali e statuti per le singole comunità raccolte nelle 11 vicinie. Il tutto è durato fino al 1816 e senza avere problemi conflittuali. Eravamo indipendenti da funzioni nobiliari o ecclesiastiche».

E in vista del voto del 22 ottobre Piccini non entra nel merito della scelta, ma lancia una provocazione: «E se noi scalvini ponessimo un referendum sull’autonomia della Valle di Scalve? La risposta da Milano o da Bergamo quale sarebbe?»

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