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Un distretto amico della famiglia

Dissuasori per fare rallentare i veicoli, pensiline con cui dare riparo agli studenti che aspettano gli autobus, cartelli che ricordano che nel paese i bambini giocano ancora per strada, parcheggi dedicati a chi viaggia con i figli al seguito: sono solo alcune delle azioni promosse nell’ambito di un progetto dell’Unione dei Comuni della Presolana con cui è stato anche ottenuto anche un importante riconoscimento: il marchio di qualità “Distretto amico della famiglia”.

La presentazione questa mattina a Cerete con una conferenza stampa a cui hanno preso parte gli amministratori del territorio e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose (con cui è stata promossa l’iniziativa).

Il progetto dei “Comuni amici della famiglia”, dopo l’esperienza avviata ad Alghero,  rappresenta una prima volta in Lombardia. E il modello sta già crescendo, in quanto a livello europeo il prossimo 30 novembre verrà costituito un network di comuni amici delle famiglie.

Già questa estate nel paese della Valle Borlezza sono state sperimentate alcune azioni. «C’è stato un lavoro importante degli uffici, dei volontari e degli amministratori del territorio – ha detto Cinzia Locatelli, presidente dell’Unione dei Comuni della Presolana e prima cittadina di Cerete – che ci ha permesso di coltivare questa sensibilità verso la famiglia. È stato redatto un piano di interventi per le politiche famigliari, azioni già in parte avviate. Segno che sul territorio già si crede in questo».

«Il piano – spiega Locatelli – prevede 17 azioni tra cui ci sono progetti legati alla scuola e iniziative che accolgono necessità delle famiglie. Abbiamo inoltre costituito una commissione. L’idea è anche di sensibilizzare le imprese del territorio in modo da diffondere questa attenzione rivolta alla famiglia. Ci piacerebbe costituire anche uno sportello dedicato. Questo marchio è un bel risultato, codificare questi interventi dà valore aggiunto al nostro territorio».

Tra le preoccupazioni dell’Associazione c’è la denatalità, motivo per cui si chiedono spesso anche interventi da parte del Governo. «Tra gli obiettivi di questo progetto c’è il benessere della famiglia – ha detto Stefano Sirleto, dell’Associazione Famiglie Numerose -. Le aziende curano il welfare dei dipendenti, allo stesso modo i territori e i comuni sono convinti che se si fanno stare bene le famiglie queste ridanno benessere all’area in cui vivono. È un welfare generativo che regala sviluppo economico. Un territorio dove non ci sono figli è un territorio che muore».

«L’idea è di iniziare a vedere la famiglia come una risorsa – ha detto Regina Maroncelli Florio, rappresentante nazionale dell’Associazione Famiglie Numerose – anche in termini turistici. Sono azioni che arricchiscono il territorio. Lo spopolamento della montagna si può arginare attraverso la difesa dei nuclei famigliari. Non parliamo di politiche di sostegno della famiglia, ma politiche sensibili alle loro necessità. Siamo felici di questa iniziativa che parte dal basso, dalle amministrazioni e dal volontariato».

Il marchio verrà conferito il prossimo 30 novembre a Trento in occasione di una conferenza dell’Associazione Famiglie Numerose. Come famiglie numerose dal 2017 s’intendono i nuclei da tre figli in su.

Il parcheggio dedicato alla famiglia (family) a Novezio di Cerete

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Arif
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