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In centinaia a Clusone per le Giornate del Fai

Hanno calamitato interesse, le Giornate di primavera del Fai (Fondo ambiente italiano) a Clusone. Centinaia di persone non si sono lasciate sfuggire l’occasione per conoscere da vicino alcuni tesori della cittadina.

«Le giornate Fai, quest’anno alla 26esima edizione, sono un momento per aprire agli italiani luoghi d’interesse su tutto il territorio nazionale. Questo grazie all’attività dei volontari del Fai e degli apprendisti ciceroni, alla collaborazione delle Pro loco e delle comunità coinvolte», ci spiega Roberta Taiocchi, del gruppo giovani del Fai di Bergamo.

Cinque i luoghi scelti a Clusone per le giornate di primavera 2018. Nell’ordine, la chiesa di San Defendente, l’Orologio Fanzago, l’Oratorio dei Disciplini (con la celebre Danza macabra), la chiesa di San Luigi e la Casa dell’Orfano. Buona la risposta di pubblico. «In questi due giorni abbiamo avuto anche gente da Milano, da Lecco, dalla Brianza, appositamente per vedere Clusone», aggiunge Roberta Taiocchi.

“Apprendisti ciceroni” sono state 14 studentesse del corso per il turismo dell’Istituto “Fantoni” di Clusone. «A scuola abbiamo assegnato dei percorsi che le nostre ragazze hanno strutturato in schede e trasformato in visite guidate. Per loro è stata anche l’occasione di dimostrare l’acquisizione di competenze professionali. E devo dire che i commenti dei visitatori sono stati più che positivi», sottolinea Sonia Casu, insegnante di Geografia turistica al “Fantoni”.

Tra i luoghi di Clusone, ha rappresentato una novità soprattutto l’apertura della Casa dell’Orfano, nella Pineta della Selva. «La particolarità delle visite di questi due giorni sta nel fatto che molte persone arrivano qui perché legate a questo posto, magari per via dei nonni o dei genitori – sottolinea Fabrizio Oprandi, presidente della Fondazione Casa dell’Orfano -. Appuntamenti come questi ci consentono quindi di fare opera di sensibilizzazione, anche in vista di iniziative future».

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