Notizie

Come vanno le donazioni nell’Avis bergamasca

Ieri a Bergamo si è svolta la 72esima assemblea dell’Avis bergamasca. Davanti ai 415 delegati riuniti al Seminario di Città Alta, il presidente provinciale Artemio Trapattoni ha illustrato il bilancio del suo primo anno di attività.

Anzitutto, i numeri. I soci Avis (tra donatori e non) sono 37.409, articolati in 160 sezioni sul territorio provinciale. Nel 2017 le donazioni sono state in totale 67.600 (51.909 di sangue intero e 15.691 in aferesi). Sempre l’anno scorso, i donatori periodici, cioè gli avisini che donano con regolarità, hanno raggiunto quota 28.370, in aumento rispetto ai 26.515 del 2016. I più attivi appartengono alla fascia d’età tra i 35 e i 45 anni.

Il presidente Trapattoni ha sottolineato come «negli ultimi sette anni sia avvenuta una lenta e graduale riduzione annua del volume di sacche raccolte dai donatori avisini a livello provinciale». Anche se, c’è da dire, a livello regionale l’Avis bergamasca rimane seconda solo a Milano per numero di donazioni.

Sempre per quanto riguarda i numeri, sono aumentate le trasfusioni a domicilio per i malati che hanno bisogno di terapia trasfusionale a causa delle precarie condizioni di salute. Nel 2017 i 6 medici coinvolti hanno effettuato 470 trasfusioni (+18,4% rispetto al 2016). Proseguono anche i progetti nelle scuole: i giovani formatori dell’Avis bergamasca hanno incontrato 896 alunni delle elementari, 1826 delle medie e 2651 delle scuole superiori.

In tema di unità di raccolta, nel 2017 sono stati completati i lavori a Sarnico, Trescore e Gazzaniga. Per le strutture di Zingonia e Ponte San Pietro – via lettera – è arrivata l’assicurazione dell’amministratore delegato degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi, Francesco Galli, che entro la prima metà del 2019 saranno pronti i locali concessi in via esclusiva ad Avis.

«Continueremo il percorso della donazione programmata – ha ricordato Artemio Trapattoni -, un modello che sta facendo scuola in Italia e punteremo soprattutto all’aumento della raccolta di plasma con un’apposita campagna di sensibilizzazione». Oltre al presidente provinciale, all’assemblea erano presenti anche il presidente regionale Oscar Bianchi e il direttore sanitario nazionale Tiziano Gamba.

Durante l’appuntamento sono stati assegnati anche alcuni riconoscimenti. Il premio Avis Provinciale Bergamo è andato alla memoria di Pieralberto Biressi, presidente onorario dell’associazione scomparso recentemente. Il premio Gianni Civera è stato invece assegnato a Mauro Fenaroli dell’Avis comunale di Tavernola Bergamasca per aver raggiunto il traguardo di 248 donazioni. I premi agli avisini benemeriti, segnalati dalle zone in cui è articolata l’associazione, sono stati attribuiti a Ilario Ravasio (Avis Stezzano), Gian Camillo Rota (Avis Pedrengo), Giovanna Imberti (Avis Casnigo), alla memoria di Olga Mantovani (Avis Serina), a Michele Bosisio (Avis Curno), Mario Remondini (Avis Pontida), Angelo Barcella (Avis Carobbio), Luigi Manzoni (Avis Palosco), Enrico Cavalleri (Avis Verdello), Gianfranco Pesenti (Avis Fara Gera D’Adda), Alberto Tarlarini (Avis Cividate), Franco Pellegrini (Avis Media Valle Imagna) e Gian Giacomo Vassalli (Avis Almè).

Condividi su:

Continua a leggere

In centinaia a Clusone per le Giornate del Fai
Un’altra medaglia d’oro per Martina Bellini