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Nei campi di lavoro nazisti, il racconto di un gandinese

Sabato 2 giugno a Bergamo, alle ore 10, in Piazza della Libertà, è in programma una nuova consegna di medaglie d’Onore per chi ha vissuto la terribile esperienza dei campi di lavoro in Germania.

Tra le persone che hanno ricevuto l’invito firmato dal Prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi c’è anche il gandinese Angelo Colombi (classe 1927). Colombi all’età di 17 anni, intorno al 20 luglio del 1944, venne catturato in un rastrellamento dei tedeschi. Di buon mattino la madre lo aveva mandato da Cirano a prendere il pane in paese. Arrivato (scalzo) in piazza a Gandino è stato sorpreso da un militare armato di mitra. Portato a Bergamo (al Lazzaretto), dopo una notte è stato caricato su di un vagone merci con il quale in un paio di giorni raggiunse la città di Linz (Austria). Messo al lavoro in una fabbrica più volte bombardata, visse terribili momenti fino alla liberazione avvenuta nei primi giorni di maggio. Finita la guerra riuscì a rientrare in italia nel luglio del 1945 per poi arruolarsi in marina e successivamente emigrare per lavorare in miniere in Africa.

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