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Albino, idee anche da Parigi per il nuovo asilo

Idee anche dall’estero per la nuova scuola dell’infanzia di Albino. Il concorso di progettazione promosso dal Comune tramite un bando europeo ha avuto l’esito sperato. La prima fase si è chiusa in questi giorni e sono 77 le proposte arrivate in piazza Libertà.

«Un numero così alto ci dà fiducia sulla possibilità di avere idee e soluzioni progettuali per un edificio che sia moderno e rispondente alle esigenze attuali», sottolinea il sindaco Fabio Terzi. Tanto più che il ventaglio di scelte valica anche i confini nazionali. «Ho visto, ad esempio, un progetto che arriva da uno studio di architetti italiani a Parigi», osserva Terzi.

Ora le proposte dovranno essere valutate da una commissione. Le cinque idee giudicate migliori approderanno alla seconda fase, che prevede l’elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica. I tecnici che avranno firmato la proposta migliore potranno poi ricevere dal Comune l’incarico per il progetto definitivo del nuovo asilo.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale è anche alla ricerca di contributi per finanziare l’opera. Nell’ultima seduta di Consiglio comunale è stata votata una variazione di bilancio proprio con questo obiettivo. «Siamo intenzionati a partecipare ad un bando nazionale, veicolato tramite le Regioni, sul fabbisogno dell’edilizia scolastica – prosegue il sindaco -. Abbiamo quindi dovuto mettere nel bilancio di previsione quelle risorse che eventualmente arriverebbero se dovessimo vincere o entrare in graduatoria».

Il nuovo asilo verrà costruito qui

Inizialmente, il quadro economico dell’opera si aggirava intorno al milione di euro. Nel nuovo edificio avrebbero dovuto trovar posto solo le quattro sezioni dell’attuale scuola dell’infanzia di Desenzano. Gli spazi per le sezioni di Albino e gli uffici dell’istituto comprensivo avrebbero dovuto attendere un secondo lotto. «La presenza di questo bando – chiarisce Terzi – ci permette invece di pensare all’intervento completo. Per questo motivo il quadro economico è stato portato a due milioni e 400 mila euro. Così possiamo metterci tutto».

In caso di finanziamento, l’importo totale verrebbe coperto all’80%. «Il resto spetterebbe al Comune e a un privato, la cui presenza permette di avere più punteggio – continua il primo cittadino -. La quota del Comune, in questo caso, sarebbe di circa 240 mila euro. Soldi che abbiamo già: arrivano dall’ultimo saldo dell’alienazione del bocciodromo fatta lo scorso anno».

Il sindaco si dice fiducioso sul buon esito del bando. «Un punto qualificante del nostro progetto è l’unione di due scuole dell’infanzia in un unico plesso. Questo permette di ottenere un certo punteggio. Altro aspetto importante è la questione sismica. Le due scuole sono ora ospitate in edifici storici, uno del 1800 e l’altro del 1500. L’adeguamento antisismico di questi due stabili comporterebbe spese immani. Questo, dunque, è un elemento che porta ulteriori punti».

La nuova scuola dell’infanzia sorgerà in un’area a verde vicina al complesso scolastico di Desenzano e Comenduno (nella zona del cimitero). Il Comune punta a costruire un edificio che sia all’avanguardia, con caratteristiche avanzate dal punto di vista architettonico e del risparmio energetico. Gli spazi dovranno essere inoltre lo specchio di un progetto didattico innovativo.

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