Album of the week

THE MAGPIE SALUTE – High Water I

“High Water I” è il primo album da studio per i The Magpie Salute, che avevano esordito l’anno scorso con un disco dal vivo e che si candidano a diventare una delle realtà più importanti della scena southern/ classic rock internazionale.

La band è stata formata nel 2016 dal chitarrista dei Black Crowes Rich Robinson e vede al suo interno altri due ex componenti dei corvi di Atlanta, ovvero Marc Ford alla chitarra e Sven Pipen al basso. Completano la formazione John Hogg alla voce, Matt Slocum alle tastiere e Joe Magistro alla batteria. Se a qualcuno di voi mancano i Black Crowes dei primi 4 album sappiate che i The Magpie Salute vanno a posizionarsi esattamente da quelle parti, andando un pochino ad eliminare le cose troppo celebrali dell’ultimo periodo dei corvi e ponendo l’accento sulla componente più sudista del loro suono, senza tralasciare delle solide basi rock/blues. E allora è un vero piacere poter ascoltare i 3 minuti scarsi dell’opener “Mary The Gipsy” , con quelle atmosfere tanto care ai Black Crowes, che ritornano prepotenti anche nella title track, tra chitarre acustiche e ricami della coppia Robinson/Ford che paiono venire fuori dritte dal capolavoro “The Southern Harmony and Musical Companion” del 1992. “Send Me An Omen” scelta anche come singolo è una canzone molto immediata che mette in evidenza l’ottima voce di Hogg, mentre l’altro singolo “For The Wind” è un grande pezzo di southern rock alla Blackberry Smoke, tra momenti di quiete e sfuriate elettriche. “Sister Moon” è uno dei pezzi più atipici del disco, ma non per questo meno riuscito, un brano notturno, malinconico e  che risente di influenze quasi soul, in cui Hogg sfodera una prova davvero convincente. E se “Colour Blind” è ancora Black Crowes al 100%, “Walk on Water” avrebbe fatto felice il compianto Tom Petty con un approccio molto classico. Si va verso la fine ma non mancano altre perle, dalla delicata ballata “You Found Me”, alle atmosfere country/western di “Hand in Hand”, dal southern rock di “Can You See” alla felpata chiusura di “Open Up” è tutto un susseguirsi di emozioni forti, per un’opera prima che pone i The Magpie Salute come una delle migliori realtà della scena rock attuale, per chi scrive uno dei migliori dischi di questo 2018.

 

 

 

 

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