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Senza indirizzo a due giorni dalla prima campanella

Dieci ragazzi del Liceo artistico di Lovere sono rimasti senza indirizzo alla vigilia della prima campanella. L’istituto “Celeri”, venerdì, ha comunicato che non è possibile avviare la terza di “Architettura e ambiente”. I ragazzi devono quindi confluire nel percorso di arti figurative o cercarsi un altro istituto.

Una doccia fredda per le famiglie, soprattutto perché del tutto inaspettata. La comunicazione è arrivata praticamente a due giorni dall’inizio della scuola (al “Celeri” le lezioni partono lunedì 10 settembre), con libri e abbonamenti del pullman già comprati. Ieri, il dirigente scolastico dell’Istituto, Giovan Battista Campana, ha incontrato famiglie e ragazzi per spiegare cos’è accaduto.

«Al liceo artistico, esaurito il biennio comune, ci sono più indirizzi – spiega il preside -. Nel nostro istituto abbiamo sempre avuto l’architettonico e il figurativo. Le norme per la formazione della classe stabiliscono dei numeri che non riusciamo a raggiungere. Non è quindi possibile attivare le due classi. La soluzione adottata fino all’anno scorso è stata quella della formula “articolata”. Ovvero, nelle materie d’indirizzo la classe viene divisa in modo da contenere i costi. Questo non è previsto dalle norme, ma è fare di necessità virtù. Dopo aver verificato col Provveditorato se c’erano le risorse professionali per ripetere quanto fatto in passato, ho dovuto comunicare ai genitori che non abbiamo l’organico per attivare i due indirizzi».

La classe è di 25 alunni: 10 avevano scelto l’indirizzo “Architettura e ambiente”, gli altri “Arti figurative”. Le materie specifiche del primo indirizzo sono Architettura e Progettazione, in tutto 12 ore alla settimana. Ci sono poi quelle comuni ai due percorsi.  

«A due giorni dall’inizio delle lezioni, con un weekend nel mezzo, i ragazzi si trovano a non poter frequentare l’indirizzo per il quale avevano optato – commenta uno dei genitori, Stefano Messa -. Abbiamo già acquistato i libri e anche gli abbonamenti del pullman, con un costo non indifferente per le famiglie. Non bisogna poi dimenticare il disagio morale che i ragazzi si trovano a vivere, dovendo frequentare un indirizzo che non hanno scelto».

I dieci studenti domani dovrebbero iniziare regolarmente le lezioni. I genitori, però, non si arrendono. «Ci muoveremo sul fronte legale nei confronti di chi dovrà darci delle risposte – prosegue Stefano Messa -. I nostri ragazzi hanno diritto a studiare, soprattutto perché era stata data loro l’opzione di scelta, poi non mantenuta. Ci muoveremo poi anche come Comitato genitori per risolvere la questione nel momento in cui le risposte non dovessero pervenirci nei tempi utili. Comunque, noi ci siamo dichiarati aperti a collaborare con le istituzioni per risolvere la situazione nel brevissimo periodo».

L’intenzione è quella di chiamare in causa l’Ufficio scolastico provinciale e l’Ufficio scolastico regionale. Nel frattempo, si muove anche l’Amministrazione comunale di Lovere. All’incontro di ieri era presente anche il consigliere delegato all’Istruzione Alex Pennacchio: ha assicurato che già lunedì il sindaco Giovanni Guizzetti contatterà l’ufficio scolastico provinciale. Si sta ipotizzando anche una sorta di “piano B”, nel caso i tentativi di far comunque partire l’indirizzo andassero a vuoto. L’idea è quella di far frequentare ai ragazzi un corso parallelo certificato nelle materie di indirizzo. Certo, sarebbero ore in più che si aggiungono a quelle di scuola. Meglio, invece, ottenere una deroga e far partire l’indirizzo. È la soluzione a cui si lavorerà da domani.

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