Notizie

La Valle Seriana guarda all’Accademia Carrara

Amministratori della Valle Seriana in visita sabato all’Accademia Carrara di Bergamo. I partecipanti hanno avuto l’esclusiva occasione di essere accompagnati nel prezioso museo cittadino dalla direttrice M. Cristina Rodeschini.

La giornata, la prima delle due organizzate da Promoserio, verrà ripetuta sabato prossimo. «Un’iniziativa sviluppata per promuovere il rapporto tra l’Accademia Carrara e il nostro territorio – spiega il presidente di Promoserio Maurizio Forchini -. L’auspicio è che i nostri comuni possano sempre più favorire iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio esposto alla Carrara e che i nostri cittadini possano farsi ‘ambasciatori’ di questo importante luogo per la cultura bergamasca. In Museo si conservano anche opere legate alla nostra vallata».

Giovanni Maria Benzoni (Songavazzo – Bergamo, 1809 – Roma, 1873). Ritratto di Guglielmo Lochis. Su concessione di Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

«La finalità è anche quella di alimentare un legame con l’Accademia Carrara – spiega Orietta Pinessi, consigliere di Promoserio con delega a Serio Art – tale che in futuro alcune opere possano essere accessibili sui nostri territori. Inoltre l’Accademia può diventare un motore di ulteriore attrattiva anche per noi: un’esposizione diffusa e capillare può essere un ulteriore stimolo per conoscere quanto si trova nelle nostre chiese e musei. Favorire la visibilità dell’Accademia ha ricadute anche sui nostri territori, per questo cerchiamo di promuovere visite organizzate attraverso i comuni».

Un momento della visita davanti alle storie di Botticelli ricongiunte. Su concessione di Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

«Il legame dell’Accademia Carrara con il territorio è fondamentale – aggiunge M. Cristina Rodeschini -, il Museo è della città, ma è espressione della cultura d’arte che Bergamo e il suo territorio hanno saputo esprimere nei secoli. L’Accademia è conosciuta in tutto il mondo, ha un patrimonio d’eccezione, in particolare è rappresentato in tutta la sua bellezza il Rinascimento italiano. Ci sono dipinti che sono contemplati in tutti i manuali di storia dell’arte. In questo momento il Museo dedica una mostra a Sandro Botticelli, maestro fiorentino di cui abbiamo tre opere, che corrediamo con una serie di confronti. In particolare, per la prima volta, una delle opere di Botticelli – la storia di Virginia – è protagonista di un importante ricongiungimento grazie alla disponibilità del museo di Boston».

Condividi su:

Continua a leggere

TRENCH DOGS – Year of the Dog
I problemi di un Paese africano dimenticato