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Soldi per i migranti dopo mesi, stipendi in ritardo

Se ne è parlato anche in Consiglio comunale ad Albino. A sollevare la questione, nelle comunicazioni in apertura di seduta, il capogruppo di Forza Italia Davide Zanga.

Ha detto di essere stato chiamato da alcuni dipendenti di una «nota cooperativa albinese» che ha servizi in appalto dal Comune. Questi lavoratori avrebbero segnalato problemi con gli stipendi. Il consigliere di Forza Italia (qui si può ascoltare il suo intervento) ha poi aggiunto di essere preoccupato per il «risvolto sociale» che la situazione potrebbe avere. Non ha mai fatto il nome della cooperativa, ma non è stato difficile capire a quale si riferisse.  

Si tratta della Cooperativa sociale “La Fenice”, che conta circa 190 dipendenti. Il presidente Fabrizio Persico conferma che qualche difficoltà c’è stata. «In effetti, un mese e mezzo fa la cooperativa ha registrato qualche fatica – sostiene Persico -. Nel mese di ottobre abbiamo pagato gli stipendi di settembre con due settimane di ritardo. Cosa che non era mai successa nei 30 anni di vita della cooperativa».

La situazione si è venuta a creare per una sorta di effetto domino. “La Fenice”, infatti, tra le sue attività gestisce anche l’accoglienza di un centinaio di richiedenti asilo in Val Seriana. Un servizio pagato dallo Stato attraverso la Prefettura (i circa 35 euro al giorno per persona di cui si parla spesso in questi casi).

«È successo che c’è stato un ritardo nei pagamenti da parte della prefettura di Bergamo di 10 mesi sulla fatturazione, mentre normalmente siamo in ritardo nei pagamenti di 6 mesi. Detto in termini più precisi, abbiamo ricevuto il pagamento della fattura di ottobre/novembre 2017 a maggio e poi il pagamento della fattura di dicembre a ottobre», spiega il presidente della Cooperativa.

Basta far due conti per capire che si tratta di cifre di un certo rilievo, non certo fatture da poche migliaia di euro. «È chiaro che i mezzi finanziari della cooperativa reggono fino a un certo punto – osserva Persico -. La cooperativa ha attrezzato le strategie per reggere 6 mesi (180 giorni) di ritardo, ma non certo 10 mesi». Ecco quindi spiegata la difficoltà nel pagare gli stipendi.

Fortunatamente ora le cose sembrano avviate sul binario giusto. «Da ottobre la Prefettura ha ripreso i pagamenti con una buona celerità – aggiunge il presidente de “La Fenice” -. Penso che tra una settimana saremo a 8 mesi di ritardo, che significa già aver dimezzato il ritardo vissuto da giugno in avanti. Lunedì mattina ho inviato ai dipendenti una lettera per comunicare che il 15 dicembre gli stipendi saranno regolari, così come le tredicesime. Già a ottobre avevo inviato loro una lettera scusandomi per il ritardo e illustrando nei dettagli la situazione».

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