Album of the week

VIRGINIA HILL – Makin’ Our Bones

Arriva da Oslo, Norvegia, una nuova band davvero interessante, “Makin’Our Bones” è infatti l’album d’esordio dei Virginia Hill, gruppo che prende il nome da una delle donne più famose della mala americana degli anni ’40-’50, compagna per un certo periodo di tempo di uno dei gangster più famosi d’America, Bugsy Siegel.

La band è formata dal cantante Paulie Vecouteren, dai chitarristi Phillie e Mathias Groven, da Marcus Pedersen al basso e Jay Ratama alla batteria. I Virginia Hill sono stati recentemente in tour con Hank Von Hell, l’ex cantante dei Turbonegro e attualmente sono in giro con i Chrome Division, due nomi che inquadrano abbastanza bene il genere dei nostri, rock’n’roll puro e semplice che nei 35 minuti scarsi del cd ( 8 canzoni ) riesce a coinvolgere l’ascoltatore in virtù di un sound fresco e diretto. Apre le danze “Blackout Nights”, poco più di tre minuti di puro Turbonegro sound, seguita da “Dangerous Temptation” che vede la partecipazione speciale di Peter Baarli dei Backstreet Girls alla chitarra,un furioso rock’n’roll che potrebbe ricordare i Backyard Babies di inizio carriera. “State of Mind” è uno dei miei pezzi preferiti del disco, costruito su un ritornello vincente e con una bella melodia di fondo, non troppo lontano da quanto fatto da un’altra ottima band scandinava, i Dust Bowl Jokies. Sulla stessa falsariga si muove “Too Young To Die”, mentre “Line ‘em Up ( Knock’em Down )” profuma di Gluecifer, altra grande band da Oslo. Alla traccia numero sette troviamo “Aphrodite”, scelta come singolo con relativo video che potete vedere appena sotto, ottimo rock’n’roll in cui i nostri piazzano un altro ritornello vincente che sfocia in un ottimo solo di Phillie. Chiusura affidata a “Welcome To My Dream”, altro esempio di come si suona rock’n’roll senza tanti fronzoli e con passione. La durata abbastanza breve del disco è da questo punto di vista un pregio, nessun filler e tanto buon rock’n’roll, basta e avanza.

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