Il Consiglio Provinciale di Bergamo ieri sera all’unanimità ha detto sì alla richiesta indirizzata alla Regione di un’attenzione particolare per le scuole di montagna che si trovano in effettive aree di disagio.
L’obiettivo è di ottenere delle deroghe anche rispetto agli organici delle scuole come già accaduto per la Provincia di Sondrio nel 2015. La Provincia di Bergamo chiede che vengano trattati in modo omogeneo tutti i territori montani lombardi.
Il consigliere delegato alla programmazione scolastica Claudio Cancelli ha spiegato che l’obiettivo non è tenere aperte le scuole sempre e ovunque, ma andare a vedere anche sulla base della qualità del servizio scolastico quali situazioni meritino questa attenzione.
Va ricordato che negli ultimi dieci anni in provincia di Bergamo per rispettare il numero minimo di alunni per classe, le scuole primarie sono scese da 113 a 97. La sindaca di Gandellino Flora Fiorina è stata la prima nella primavera del 2018 a sollevare la questione. C’erano stati incontri con la Provincia e con l’assessore regionale Massimo Sertori, ma poi le cose si erano un po’ incagliate. Ora si stanno muovendo anche le altre Comunità Montane bergamasche e da ieri c’è il pieno appoggio della Provincia.
