Notizie

I Magi a Casnigo, tra tradizione e solidarietà

Una di tradizione di almeno cinque secoli che resta ancora viva, capace di affascinare ed emozionare. In tanti, la sera di domenica 5 gennaio, hanno seguito a Casnigo l’arrivo dei Re Magi.

La serata è iniziata all’interno del santuario della Trinità, dove sono conservate le statue dei Magi in terracotta, con la messa, accompagnata dal coro Voci Orobiche diretto da Maurizio Bazzana. Dopo la celebrazione il sagrato è stato animato da pastori e contadini in costume d’epoca, accompagnati dai suonatori di baghèt (l’antica cornamusa bergamasca di cui Casnigo è patria) e numerosi animali.

(Foto Valerio Rota Nodari)

Insieme hanno scortato i Re Magi in corteo verso il centro abitato, dopo che una breve rappresentazione in stretto dialetto casnighese ha fatto da introduzione. 

(Foto Valerio Rota Nodari)

Dopo la prima tappa in località Cornello, i Magi hanno raggiunto il palazzo di Erode, allestito nella ex chiesa di Santo Spirito. Un nutrito gruppo di figuranti ha creato dialoghi e situazioni. Proposto (sempre in dialetto casnighese) anche un dialogo tra nonno e nipote all’insegna dei ricordi di un tempo.

(Foto Valerio Rota Nodari)

Il corteo si è poi concluso nella chiesa arcipresbiterale di San Giovanni Battista, dove i Magi hanno visitato la Natività e ricevuto piccoli doni.

(Foto Valerio Rota Nodari)

Oggi la messa mattutina al Santuario è stata accompagnata dalla Corale Madonna d’Erbia. Al termine i Re Magi hanno salutato i bambini sul sagrato. Una recente tradizione fa sì che (grazie alla collaborazione con il Gruppo Missionario) tutti portino materiale scolastico, vestiti e giocattoli per i meno fortunati, ricevendo in cambio un’arancia, un tempo prezioso regalo per i bambini oggi diventati nonni.

Condividi su:

Continua a leggere

Antenna 2 Tg 06 01 2020
Tragedia in montagna, muore giovane bergamasco