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Ardesio, la Scasada del Zenerù fa il pienone

Freddo, quest’anno, poco. Ma qualcosa da mandar via c’è sempre: malattie, tristezza, preoccupazioni, cattivi pensieri. Dentro a quel fuoco ognuno ci può immaginare quel che vuole. La Scasada del Zenerù è soprattutto questo: buttare il brutto per avere il bello, il vecchio per far spazio al nuovo. 

Così, ad Ardesio, erano ancora una volta in tanti per questo rito da notte dei tempi. Migliaia di sicuro, anche se contarli è sempre difficile. Il fatto che quest’anno il 31 gennaio sia caduto di venerdì ha favorito la partecipazione. Ma c’è anche da tener presente che ormai la Scasada si è trasformata in una grande festa. Occasione unica per ritrovarsi insieme a tanta altra gente. 

“Per Ardesio è come se fosse Capodanno”, ripete spesso il presidente della Pro loco, Simone Bonetti. Non solo per Ardesio, viene da dire, giudicando le presenze degli ultimi anni. Anche se il copione è già scritto, lo spettacolo affascina sempre con la sua miscela di baccano e fuoco. In più, non manca una buona dose di ironia: nella scelta del tema, nella filastrocca in dialetto che lo racconta, nel carro che lo rappresenta. Flaminio Beretta, a cui spetta l’onore di “firmare” lo Zenerù, sa sempre sorprendere. Quest’anno con l’Atalanta.

Il resto lo fa un canovaccio consolidato. Ritrovo in zona Ponte Rino, corteo fino al ristorante “La Plana” per tè e vin brûlé, ripartenza verso il centro del paese, giro attorno alla chiesa e ultimo tratto fino al piazzale del falò. In mezzo un rumore assordante fatto soprattutto dalle “cioche” (i campanacci), ma c’è pure chi si impegna con raganelle o corni. Quest’anno a dare il loro contributo, anche teatrale, c’erano poi i sardi di “Boes e Merdules”.

L’ultimo atto è certamente il più atteso. Il fantoccio viene tolto dal carro e incendiato. Dopo essere stato messo in fuga a colpi di rumore, gli tocca d’essere anche bruciato. Crudele destino per chi ha l’unica colpa di rappresentare l’inverno. Ma così vuole la tradizione. La speranza è di poter cacciar via anche questo inizio anno carico di ansia per il mondo.

Il video del servizio nel tg di Antenna2:

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