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Pronto soccorso e posti letto, come si è organizzato l’ospedale di Bergamo

L’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è uno dei centri di riferimento individuati da Regione Lombardia per la diagnosi e il ricovero di casi di Coronavirus. Per affrontare l’emergenza è stata attivata una vera e propria task force.

Già dalle prime ore di sabato l’ospedale ha organizzato due briefing quotidiani e gruppi di lavoro con clinici, sanitari e tecnici sugli aspetti organizzativi più rilevanti, per fronteggiare la situazione. Per l’accoglienza dei pazienti con sintomi sospetti, all’esterno del Pronto Soccorso è già stato allestito a scopo precauzionale – come richiesto dal direttore Maria Beatrice Stasi al tavolo che si è tenuto domenica in Prefettura – un tendone della Protezione Civile. L’indicazione resta quella di non recarsi direttamente in ospedale, ma di chiamare il 112 e segnalare la propria situazione (febbre, sintomi respiratori, …). 

All’ingresso del Triage tutti i pazienti che si recano in Pronto Soccorso sono invitati a indossare la mascherina, al lavaggio con soluzione antisettica delle mani e vengono accolti da personale munito di tutti i dispositivi personali di protezione (camice usa e getta, cuffia, guanti, mascherina…). Gli operatori vengono istruiti puntualmente per l’utilizzo dei dispositivi personali di protezione e per il loro smaltimento con tre simulazioni al giorno, prima dell’inizio di ogni turno, rivolte in particolare al personale delle Terapie intensive. 

Un tema verso cui è alta l’attenzione è la disponibilità di posti letto, in terapia intensiva e in Malattie infettive, per far fronte a possibili futuri ricoveri. Per questa ragione i ricoveri programmati sono stati rimandati, ad eccezione dei pazienti oncologici o urgenti, dei trapiantati degli ultimi sei mesi e dei pazienti in lista d’attesa per un trapianto. «È stato fatto uno sforzo eccezionale – sottolinea l’Azienda socio sanitaria territoriale -, liberando 68 posti in 5 ore già nella giornata di domenica e due volte al giorno la situazione viene monitorata.  Infine sono stati disposti percorsi specifici e personale d’accoglienza per i pazienti che verranno trasportati da altre strutture sanitarie per casi accertati o sospetti di coronavirus». 

Ieri l’afflusso sia al Pronto Soccorso che al Centro prelievi è stato molto inferiore rispetto alla media del lunedì, mentre le telefonate al centralino sono state più del solito, per avere informazioni su visite ambulatoriali. «In caso l’ospedale decida di disdire anche alcune visite ambulatoriali i pazienti saranno contattati direttamente», fa sapere l’Asst.   

Ricordiamo le disposizioni di Regione Lombardia per cui sono state sospese le vaccinazioni, le attività di prevenzione, gli screening, le commissioni di invalidità e per le patenti non urgenti, l’attività degli sportelli scelta e revoca. L’Ospedale ha scelto di sospendere anche i corsi pre parto e le attività congressuali aperte agli esterni. Il consiglio è di tenere monitorata la pagina Facebook della Asst e il sito www.asst-pg23.it che sono tenuti costantemente aggiornati.

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