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Zero Pollici: ripartire senza paura

Con la prima puntata di Zero Pollici (trasmessa il 15 giugno 2020 alle ore 19 sul canale 88 di Antenna2) ci siamo occupati della paure che possono essere subentrate con il Coronavirus e il lockdown. Il Covid-19 sta seminando problematiche correlate a livello psicologico, anche ora che la maggior parte delle attività ha riaperto. Ansie, depressioni o altri disturbi possono essere il fronte sanitario della “fase 2”.

Per parlare di questi temi, ospite via Skype, Laura Fratini, psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, giudice onorario presso il Tribunale di sorveglianza di Trento e psicotraumatologa.

Ecco alcuni quesiti che abbiamo posto alla dottoressa Laura Fratini.

Le immagini delle bare caricate sui camion che lasciano Bergamo saranno molto difficili da dimenticare. Accanto a queste scene ci sono tanti altri drammi personali: l’ultimo saluto a un parente morto qualche settimana dopo l’isolamento in ospedale, il sottofondo delle sirene che spezzava il silenzio, alcuni momenti duri nell’ambiente lavorativo (l’elenco potrebbe continuare). Queste situazioni hanno lasciato indubbiamente tracce sulle persone. Come è possibile gestire queste cicatrici? Ogni tanto dobbiamo alzare le bende che coprono le nostre ferite interiori?

“Sicuramente si tratta di un lutto collettivo che cambia secondo il background del soggetto …” continua sul video.

Si parla di ritorno alla normalità, a una nuova normalità (o a una vita senza stravolgimenti improvvisi). Tutto ciò con un bagaglio di incertezze, soprattutto di fronte a un nemico che non si può vedere a occhio nudo. Potrebbe accompagnare tutto ciò un senso di paura nel lasciare luoghi reputati come sicuri? Potremmo parlare di una sorta di paura legata all’abbandono di un nido sicuro?

“Quello che più, in questo momento, comprime il ritorno alla normalità sono l’incertezza e i dubbi che creano ansia. Questa frattura che si è creata dobbiamo immaginarla come …” continua sul video.

Nella società delle vallate bergamasche e bresciane ci sono numerosi esempi di persone che tra i valori più importanti hanno sempre messo il lavoro e ora, di fronte all’ennesima crisi economica potrebbero vedere, nonostante gli innumerevoli sforzi, crollare quello che hanno costruito. Quali modi di pensare ci possono aiutare a reagire in situazioni simili?

“Bisogna ristrutturasi intorno a una nuova visione delle cose, è importante legarsi a una visione positiva delle cose … ” continua sul video.

Alcune persone, trovandosi in difficoltà lavorative o economiche in questa fase, non solo come estensione involontaria del periodo di isolamento, potrebbero chiudersi a riccio, evitando occasioni di socializzazione. Da una parte può esserci il non volere sollevare il coperchio di un vaso colmo di dolori, dall’altro il timore di un confronto che possa avere riverberi sulle condizioni personali. Le persone potrebbero chiudersi ancora di più nel proprio individualismo?

“Questa può essere una brutta conseguenza, a breve termine può essere una strategia che dà beneficio, ma a lungo termine mi fa sentire sempre più solo…” continua sul video.

Ringraziamo la dottoressa Laura Fratini, professionista molto disponibile che ben ha compreso le difficoltà che hanno vissuto le nostre vallate e le necessità legate alla realizzazione di un’intervista a distanza con tempi contingentati (ogni tema toccato meriterebbe un approfondimento specifico).

Vale sempre il consiglio, in caso di bisogno rivolgersi direttamente agli esperti.

Che cos’è Zero Pollici – leggi qui https://myvalley.it/2020/06/nasce-zero-pollici-un-appuntamento-per-ripartire-insieme/

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