Sin dall’inizio del progetto l’obiettivo era stato dichiarato: aiutare l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Oltre che raccontare per immagini la nostra provincia colpita dal coronavirus, il libro “BERGAMO FERITA, sguardi bergamaschi al tempo del COVID-19” voleva essere anche un modo per sostenere l’attività dell’ospedale cittadino, a cui destinare il ricavato delle vendite.
Oggi, martedì 15 settembre, sulla pagina Facebook del progetto, l’annuncio che l’offerta al Papa Giovanni è stata effettuata. «In poco più di tre mesi di distribuzione siamo riusciti a ottenere la somma di 2.000 euro! Un importante traguardo di cui vi siamo riconoscenti!», si legge.
«L’offerta – proseguono i promotori dell’iniziativa – verrà utilizzata dall’Ospedale per lo “Studio Covid-19 in ambito materno-fetale”. Un progetto di ricerca dedicato al passaggio del Sars-Cov2 dalla mamma al feto attraverso la placenta. Il progetto ha avuto eco a livello internazionale in quanto l’ospedale Papa Giovanni XXIII si è distinto per essere stato il primo ad aver dimostrato la trasmissione verticale mamma-feto attraverso una metodica innovativa, isolando il virus riscontrato nella placenta».
«Siamo lieti – si legge ancora – che il libro “BERGAMO FERITA”, nato in un momento tragico per Bergamo, possa contribuire a questo studio, soprattutto fieri di questa pubblicazione che è un collettore di energie e di sentimenti a cui in tanti, tantissimi hanno partecipato. Ed è a voi che va il nostro GRAZIE più vivo e sincero, a voi che ci seguite, che avete supportato la diffusione del progetto e del libro, voi che l’avete acquistato e senz’altro a tutti coloro che hanno scattato le preziose fotografie!».
Il progetto, promosso dalle edizioni Sahel insieme al partner tecnico Infoesse, continua: «Nei prossimi mesi vorremmo effettuare una seconda offerta», annunciano i promotori dell’iniziativa.
Nel video, l’intervista a Sara Pagliaroli delle Edizioni Sahel: