Un pezzo di passato che torna a casa. Il Comune di Gandellino ha ritrovato oggi (venerdì 4 settembre) parte del suo archivio storico. Documenti antichi, preziosi, riportati in paese grazie anche all’impegno di un gruppo di ragazzi delle medie e delle superiori.
Per ricostruire questa storia bisogna tornare al ventennio fascista, quando molti piccoli comuni vennero obbligati a fondersi. Gandellino fu accorpato a Gromo, insieme a Valgoglio. «Tutti gli archivi finirono a Gromo – spiega Dante Fiorina, consigliere comunale di Gandellino -. Negli anni Cinquanta, dopo la nascita della Repubblica italiana, altre leggi permisero a tanti comuni di riprendere la loro autonomia, come nel caso di Gandellino». Tuttavia gli archivi rimasero a Gromo. «Negli anni Cinquanta vennero addirittura bruciati dei documenti ritenuti obsoleti – prosegue Fiorina -. Fortunatamente Anna Franetti, impiegata delle poste di Gromo originaria di Gandellino, riuscì a salvare parecchi documenti, il più importante dei quali è un manoscritto del 1400 che contiene lo statuto del nostro Comune».
Oggi quel che è rimasto dell’archivio è stato riportato nel municipio di Gandellino. «Gli atti spaziano dall’inizio dell’Ottocento fino al ventennio fascista – spiega l’archivista Sergio Del Bello -. In particolare, erano rimasti a Gromo i registri di popolazione, introdotti con l’Unità d’Italia. Ora provvederemo a rincongiungerli con gli altri registri che si trovano nell’archivio comunale di Gandellino. Quest’operazione si è potuta fare perché l’Amministrazione comunale ha deciso di riordinare e inventariare l’archivio».
In un ideale passaggio di testimone tra passato e futuro, sono stati alcuni ragazzi del paese a dare una mano per riportare a casa tutti i documenti. «Questi ragazzi vanno ringraziati perché quest’anno ci hanno aiutato tantissimo. Alcuni quest’estate sono stati impegnati nelle visite guidate al paese, altri hanno aiutato in lavori di pulizia», aggiunge la consigliera comunale Nicoletta Belingheri. Oggi hanno contribuito a riannodare un filo che si era spezzato.
Nel video, il servizio di Antenna2: