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“Rovettexit” dall’Unione: i motivi presentati dal Sindaco Marinoni

Una motivazione articolata: è quella presentata questa mattina relativa all’uscita di Rovetta dall’Unione dei Comuni della Presolana.

Mercoledì 23 settembre la proposta approderà in consiglio comunale, ma questa mattina il tema è stato anticipato con una conferenza stampa anche in diretta Facebook. “Sono in Unione per avere risposte migliori, invece mi trovo con delle difficoltà”: sintetizza il sindaco Mauro Marinoni.

“La premessa è che il Comune non ha aspirazioni isolazionistiche – ha detto Marinoni -. Il Comune di Rovetta è intenzionato a collaborare con gli altri paesi vicini, ma con uno strumento diverso: la convenzione. Il sottoscritto è tra i sindaci che hanno dato il vita all’Unione (nel 2000). Le condizioni nel frattempo sono cambiate. All’inizio i trasferimenti e vincoli burocratici era diversi. Oggi i contributi non sono sufficienti a sostenere le spese generali e i Comuni sono chiamati a contribuire direttamente: ogni anno Rovetta versa 47.000 euro (630.000 considerando i servizi conferiti). All’inizio i trasferimenti di cui poteva beneficiare l’Ente superavano 250.000 euro. Oggi siamo tra gli 85.000 e i 90.000 euro. Il legislatore ha imposto inoltre vincoli incomprensibili: pensiamo anche solo allo spazio di assunzione. Se un Comune non rispetta i vincoli di legge si bloccano le possibilità anche per gli altri. Una situazione che richiede un urgente riordino riguarda ad esempio la polizia locale. A gennaio tutto il territorio dell’Unione si è trovato a con un solo agente in servizio (e nemmeno a tempo pieno). A Clusone con la stessa popolazione ci sono 6 agenti. Rovetta per ora non può assumere un agente e trasferirlo all’Unione perché ha ceduto la funzione. Un Comune partecipa all’Unione per vedere risolti i propri problemi o cosa?“

“Le esigenze sotto il profilo organizzativo non sussistono per tutti i Comuni – prosegue -: Rovetta non ha l’obbligo di associare i suoi servizi (avendo più di 3000 abitanti). Per quanto riguarda le scelte politiche dell’Unione, ci sono stati interventi non condivisi: ad esempio la gestione dell’Infopoint Borghi della Presolana, solo tre Comuni (Rovetta, Songavazzo e Onore) hanno aderito. La pianificazione urbanistica è diversificata: ogni Comune effettua specifiche valutazioni. Andiamo in ordine sparso anche per altre cose. Un esempio è il Distretto del Commercio, non tutti hanno aderito. In Comunità Montana uno è in maggioranza, gli altri sono in minoranza. Anche la gestione del territorio forestale è tornata in capo ai singoli Comuni”.

“Fra 2020 e 2021 il Comune di Rovetta dovrà inoltre gestire l’uscita di alcune risorse per via di alcuni pensionamenti – ha aggiunto il primo cittadino – ruoli importanti e delicati. Se si vuol recedere dall’Ente questo è il momento in cui il nostro Comune può assorbire del personale”.

“Proponiamo una configurazione diversa. Il Comune intende continuare ad associare i servizi in forma associata attraverso convenzioni specifiche per settore. La formula della convenzione dà la possibilità di estendere i rapporti anche fuori dal contesto dell’Unione. Scuole medie, ufficio turistico e piscina sono già in gestione con una configurazione diversa da quella dell’Unione. Sotto il profilo della realizzazione di opere il Comune di Rovetta proporrà accordi di programma per il rilancio di due interventi con i Comuni vicini (nell’ambito del turismo e della viabilità)”.

“Promuoveremo iniziative che riguardano il territorio allargato. Siamo convinti che l’Unione, senza Rovetta, possa avere maggiore efficienza e un incremento dei servizi in forma associata. L’Unione sarà un soggetto più omogeneo per necessità. Sono convinto che l’uscita di Rovetta sia un bene anche per i Comuni che vi restano”.

Con l’uscita di Rovetta l’Unione dovrà probabilmente trovare una nuova sede in uno dei Comuni che vi fanno parte (Cerete, Fino del Monte, Onore e Songavazzo). Mentre quella del Corpo di Polizia Locale potrebbe rimanere dove si trova attualmente. Castione della Presolana era uscito nel 2016”.

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