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Dai boschi dell’alta Val Seriana riscaldamento per le scuole

Dai boschi dell’alta Val Seriana energia per riscaldare scuole e uffici pubblici di tre paesi. È il progetto a cui stanno lavorando il Consorzio forestale Alto Serio, i Comuni di Ardesio, Gromo e Gandellino con il contributo del Gruppo di azione locale (Gal) Valle Seriana e dei Laghi bergamaschi.

I diversi enti coinvolti hanno stipulato un accordo di filiera. «L’intesa prevede, da parte di ogni Comune, la richiesta al Gal di un finanziamento per realizzare una caldaia a biomassa. Il Consorzio forestale s’impegna, invece, a fornire il cippato (il legno ridotto in scaglie, ndr) per le caldaie, utilizzando scarti forestali che derivano dal taglio di boschi di proprietà comunale e di privati», spiega Marco Guerini, tecnico del Consorzio forestale.

Per stoccare il cippato è stata realizzata anche una struttura a Gromo, su un’area di proprietà comunale, sempre con fondi concessi dal Gal. «Perché il legname possa essere utilizzato per il cippato – prosegue Guerini – è necessario abbassare il grado di umidità fino al 30/35%. Va quindi lasciato asciugare all’aria aperta per almeno un anno, per poi cipparlo e accatastarlo a tetto. L’area realizzata a Gromo serve proprio per questo processo».

I fondi del Gal, unitamente alla possibilità di avere il cippato dai boschi dell’Alto Serio a prezzo conveniente, garantiscono la sostenibilità economica dell’operazione. Le caldaie a biomassa, infatti, consentiranno risparmi in bolletta. La previsione è che possano essere accese per l’inverno 2021/2022.

Il polo scolastico di Ardesio

Ad Ardesio l’installazione della nuova caldaia costerà circa 245 mila euro (163 mila coperti dal contributo del Gal). Servirà per scaldare il polo scolastico e le palestre. Saranno così due le caldaie a biomassa in funzione. Un impianto, infatti, serve già due edifici: quello che ospita municipio, ufficio turistico e sede della Pro loco e quello dove si trovano museo etnografico, ufficio tecnico e sede del Cai. Da quando è in funzione, spiegano dal Comune, ha garantito risparmi in bolletta di circa il 50%.

La scuola dell’infanzia di Gandellino

A Gandellino per installare la caldaia e quanto serve per ospitarla e farla funzionare si prevede una spesa di circa 216 mila euro. Dal Gal è arrivato un contributo da 151 mila euro. L’Amministrazione comunale deve reperire i fondi che mancano per coprire l’intero investimento. La caldaia riscalderà la scuola dell’infanzia e la biblioteca. In previsione c’è poi un impianto di teleriscaldamento per servire anche il municipio.

Le scuole di Gromo

A Gromo, infine, l’area per lo stoccaggio del cippato è costata circa 380 mila euro: 300 mila sono arrivati dal Gal, il resto lo ha messo il Comune. La nuova caldaia sarà a servizio del polo scolastico. Il costo è di 238 mila euro (172 mila dal Gal). Anche in questo caso c’è la previsione del teleriscaldamento per il municipio. Ma serviranno nuovi contributi.

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