La situazione era sotto gli occhi di tutti da tempo. Il crollo di questa mattina (sabato 5 dicembre) l’ha solo resa più evidente. L’ex villaggio minerario a Campello di Gorno presenta problemi di non facile e immediata soluzione.
Ne abbiamo parlato, al tg di Antenna2, con il sindaco Giampiero Calegari. Lo stabile crollato è infatti di proprietà comunale, come gli altri immobili vicini. «Dal 1982, quando sono state chiuse le miniere, tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno chiesto all’Agenzia del Demanio di poter entrare in possesso di questi edifici – spiega il primo cittadino di Gorno -. Erano infatti degli immobili con caratteristiche di un certo pregio. Il Demanio si è però sempre rifiutato di cederli. Il Comune ha potuto acquisirli solo da pochi anni e, per la verità, in condizioni che non consentono neppure più una ristrutturazione».
Quanto all’edificio crollato, l’Amministrazione comunale aveva già programmato l’abbattimento. «Avevamo notato problemi sul tetto di questo stabile, che una volta era utilizzato come autorimessa – prosegue Calegari -. La demolizione era prevista l’11 gennaio. Stavamo predisponendo la richiesta alla Provincia per poter istituire il senso unico alternato. Purtroppo, il carico di neve di questi giorni ha causato quello che non si pensava».
Il problema, come sottolineato dallo stesso sindaco, è che in quell’area ci sono anche altri edifici che presentano problemi. Una situazione non facile da gestire. «Gli edifici ceduti al Comune sono pericolanti. Abbiamo già incaricato delle ditte per la manutenzione straordinaria. Ma, come detto, non essendoci possibilità di un recupero sono soldi buttati al vento. Bisognerebbe riuscire a demolirne una parte. Ma anche per l’abbattimento servono fondi che oggi il Comune di Gorno non ha».
Nel video, l’intervista al sindaco di Gorno:
