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Problema medici in Alta Val Seriana, Semperboni: «Un anno fa non fui ascoltato»

La lettera inviata da quattro sindaci all’Ats di Bergamo per sollevare il problema della carenza di medici in Alta Val Seriana finisce per avere ripercussioni anche sull’amministrazione comunale di Valbondione. Walter Semperboni, ex vicesindaco e ora consigliere comunale di maggioranza, chiama in causa la prima cittadina Romina Riccardi. A suo dire, la sindaca si sarebbe mossa tardi e non avrebbe dato seguito a un’iniziativa avviata più di un anno fa e sostenuta dallo stesso Semperboni.

«Il problema della carenza di medici di famiglia non da oggi affligge le nostre comunità e, indubbiamente, la pandemia lo ha reso più acuto – afferma Walter Semperboni -. Proprio per questa situazione che si trascina da anni e in seguito ad alcune difficoltà che erano emerse nel nostro paese, lo scorso anno scrissi una lettera per una raccolta firme da consegnare in comune e poi agli organi competenti, su invito di una signora di Lizzola. Purtroppo, mi è stato impedito di depositare queste firme per conoscenza in municipio e tantomeno di trasmetterle agli organi competenti. Già la decisione della sindaco di Valbondione mi aveva lasciato basito, tanto più ora dopo aver saputo della lettera inviata ad Ats e aver appurato che la soluzione resta quella di usare toni forti».

Secondo Semperboni, dunque, bisognava cogliere l’occasione già un anno fa per portare all’attenzione degli organi competenti il problema della carenza di medici. Il consigliere comunale di maggioranza, in questi giorni, ha anche protocollato una richiesta di chiarimenti in Comune. In particolare, chiede se nel corso dell’ultimo anno la situazione si sia aggravata e siano subentrate ulteriori criticità.

«Noi abitanti delle terre alte, come amano definirci i politici nostrani, veniamo defraudati dai basilari diritti del poter vivere – prosegue il consigliere comunale -. La mancanza di medici, ci priva del diritto di cura, ci fa sopravvivere e non vivere. Noi montanari ci siamo 365 giorni all’anno e non solo alle tornate elettorali. Tutto questo sarebbe utile lo capisse anche chi ci governa, dalle più piccole istituzioni fino a Roma».

Abbiamo contattato la prima cittadina di Valbondione, Romina Riccardi, per avere la sua versione, ma ha preferito non commentare.

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